Gianna Nannini è protagonista nel pomeriggio di oggi di “Domenica In – Il meglio di”, in onda al posto della diretta del programma di Mara Venier, sospeso per l’emergenza Coronavirus. Rivedremo così anche le sue dichiarazioni sulla sua famiglia. Era il 12 ottobre 1990 quando Alessandro Nannini, ex pilota di Formula 1 e fratello di Gianna Nannini, rimaneva coinvolto in un brutto incidente mentre si trovava a bordo del suo elicottero. Il tutto è avvenuto quando Nannini era all’apice della sua carriera sulle quattro ruote, un momento in cui l’ex pilota si accingeva conquistare numerosi traguardi. Tuttavia, sebbene l’incidente non gli sia costato la vita, determinò un brutto arresto della sua carriera, complice una lesione all’avambraccio destro, che ne ha compromesso, irrimediabilmente, la funzionalità. Figlio dell’imprenditore senese Danilo Nannini, Alessandro ha disputato 76 Gran Premi di Formula 1 vincendo il GP del Giappone, a bordo della Benetton-Ford, in seguito alla squalifica di Ayrton Senna. Dopo aver detto addio agli sport automobilistici, ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia, la storica pasticceria senese, famosa per i suoi canederli.



ALESSANDRO NANNINI E LA FORMULA 1

In una recente intervista, Alessandro Nannini ha risposto alle domande sulla Formula 1, ripercorrendo tutti i cambiamenti che questo sport ha subito nel corso degli anni. “Quando correvo io – ha spiegato l’ex pilota a Il Tirreno – c’erano magari 100 persone a lavorare per un team, ora in alcuni casi ne abbiamo dieci volte tante: è un’industria nell’industria, con costi che sono lievitati in maniera incredibile e che hanno portato a una concorrenza ancora più spietata tra i top team”. Nelle sue parole, anche un pensiero affettuoso nei confronti di Gian Carlo Minardi: “lo amo a prescindere, e magari non faccio testo perché siamo amici […] (ma, ndr) un occhio così nello scorgere i talenti in erba non si trova più. Per me gli anni vissuti nella sua scuderia sono stati bellissimi, anche perché sono riuscito a dare tutto quello che avevo per ripagarlo della sua fiducia”.



ALESSANDRO NANNINI: “OGGI LA TECNOLOGIA…”

Tra i cambiamenti che negli anni hanno interessato il mondo della Formula 1, vi è anche quello relativo al comfort nella guida. “Ora c’è il servosterzo e le monoposto sono molto più leggere”, ha spiegato Alessandro Nannini nell’intervista concessa a Il Tirreno. “La tecnologia la fa da padrona, quando noi correvamo a Monte Carlo arrivavamo al traguardo con la mano destra sanguinante per il continuo utilizzo della leva del cambio, lo sforzo fisico era terribile”. Oggi, però, guarda a quel periodo con profondo affetto: “Sono stati anni nei quali ho imparato tantissimo e sono cresciuto come pilota. Adesso – spiega il fratello di Gianna Nannini – è molto più semplice andare forte, però in una gara il valore della macchina può arrivare a incidere fino al 90%, lasciando soltanto un 10% alla capacità di chi è al volante. Non è sempre così, ma succede, ed è davvero molto diverso da quando in Formula 1 c’ero anche io”.

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