Alessandro Nannini non è solo il fratello di Gianna Nannini, la rocker protagonista della puntata speciale di Techetechetè, ma anche un ex pilota automobilistico. A soli 19 anni si fa conoscere nella categoria rally e poco tempo dopo approda nella Formula Fiat Abarth trionfando nell’edizione del 1981. La svolta come pilota arriva cinque anni dopo: è il 1986 quando partecipa al primo campionato di Formula 1 con la squadra automobilistica Minardi. Due anni dopo è nelle scuderie della Benetton con cui si conquista le prime importanti vittorie: nel 1989 in Giappone trionfa in una gara che ha segnato la storia della Formula 1 visto che ci fu la collisione tra Alain Prost e Ayrton Senna. Nonostante i successi e le vittorie, Alessandro Nannini si trova costretto a fare i conti con il destino visto che il 12 ottobre del 1990 è vittima di un terribile incidente in elicottero. Un gravissimo incidente che stava per diventare una tragedia visto che nell’impatto il fratello di Gianna Nannini ha rischiato di morire. Salvo per miracolo però il pilota automobilistico è costretto ad un’operazione urgente: l’amputazione dell’avambraccio destro. Poco dopo però l’ex pilota si sottopone ad un altro delicatissimo intervento chirurgico per ricostruire l’avambraccio sottoponendosi anche a lunghi periodi di riabilitazione.



Gianna Nannini sul fratello Alessandro Nannini: “A sei anni già guidava la Vespa”

Un rapporto davvero speciale quello tra Alessandro Nannini e la sorella Gianna Nannini. Proprio l’artista di “Meravigliosa creatura” parlando del fratello ha rivelato: “siamo molto legati. A sei anni già guidava la Vespa, era sempre in ospedale con le ossa rotte. Nel nuovo disco c’è una canzone dedicata a lui, si sente il rombo del motore. In famiglia abbiamo sempre avuto una vena di pazzia”. Dopo l’incidente però Alessandro è stato costretto a dire addio alla Formula 1 ed oggi si occupa della gestione dell’azienda di famiglia: una torrefazione di caffè a Siena portata al grande successo dal padre Danilo Nannini. La Formula 1 resta però ancora oggi una delle sue più grandi passioni anche se l’ex campione non nasconde che molte cose sono cambiate rispetto a quando gareggiava lui. “Quando correvo io c’erano magari 100 persone a lavorare per un team, ora in alcuni casi ne abbiamo dieci volte tante: è un’industria nell’industria, con costi che sono lievitati in maniera incredibile e che hanno portato a una concorrenza ancora più spietata tra i top team” – ha detto l’ex pilota automobilistico in occasione di un’intervista rilasciata al Tirreno. Non solo, il fratello di Gianna Nannini ha anche aggiunto: “in questo momento non è facile capire cosa possa accadere alla Formula 1: la cessione da parte di Bernie Ecclestone agli americani di Liberty Media è stata un’operazione epocale”.

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