Alessandro Nesta, ex difensore di Lazio e Milan, è stato il protagonista dell’intervista di ieri con i colleghi de La Gazzetta dello Sport. Campione del mondo con l’Italia, classificato secondo all’Europeo del 2000 e primo con la formazione Under 21 nel 1996, è stato un difensore che si è riuscito sempre a distinguere per la classe, e tempo stesso pulizia nei contrasti, risultando uno dei migliori difensori centrali della storia del calcio. Prima 9 anni alla Lazio, poi il passaggio al Milan ed infine carriera in Canada al Montreal Impact.
Niente campo da calcio, ma solo per pochissimo tempo: appese le scarpette al chiodo, l’ex difensore ha iniziato la carriera da allenatore diventando nel 2015 tecnico del Miami, e raggiungendo in due anni il settimo ed il primo posto. Ritornato in Italia, più precisamente nel campionato di Serie B, si è accomodato sulle panchine di Perugia e Frosinone senza però brillare ed oggi si ritrova senza squadra.
ALESSANDRO NESTA: “IL MILAN È RINATO, ADESSO I RINFORZI”
L’intervista alla Gazzetta dello Sport è cominciata dal Milan, squadra con la quale ha vinto la Champions League per ben 2 volte (2003 e 2007): “Ogni gruppo ha le sue dinamiche, ma credo si sia ricreata una famiglia. Questa è oggi la grande forza del Milan. Ibrahimovic? È una presenza pesante e positiva sia tecnicamente sia nello spogliatoio. È giusto che abbia rinnovato, fa capire anche quanto il club sia riconoscente ai giocatori che hanno dato tanto, altrove probabilmente l’avrebbero scaricato dopo un nuovo infortunio”, continua Nesta: “Questa dirigenza ha ridato al Milan un’identità“.
Sulla Lazio: “L’anno scorso ha sofferto il cambio di modulo. Con le idee di Sarri tanti sono diventati non funzionali. Ora stanno sistemando le cose“. Conclude poi l’ex difensore della nazionale con un pronostico sulla Serie A di quest’anno: “L’Inter, poi la Juventus. Il Milan deve aggiungere ancora qualche pezzo importante per fare una Champions diversa, ha iniziato da poco un percorso”. Si intrattiene maggiormente, poi, con i partenopei: “Il Napoli ha perso un po’ l’anima. Koulibaly e Insigne sono grandi campioni che tengono unita la squadra anche al di fuori del campo, rimpiazzarli sarà difficile”.