Il noto Alessandro Orsini, docente esperto in Sociologia del terrorismo, è stato ospite ieri sera del programma di Rete 4, E’ Sempre Cartabianca, e nell’occasione ha parlato con Bianca Berlinguer, la padrona di casa, degli ultimi risvolti legati alla guerra in Medioriente fra Israele e Hamas, che in questi giorni sta vivendo una tregua. “Netanyahu ha detto che Gaza sarà demitalirizzata e deradicalizzata. Nel primo caso vuol dire che continuerà a bombardare, mentre il secondo processo consiste nel sostituire un sistema di valori con un altro, è un sistema spaventoso. Lui ha paragonato i palestinesi con i nazisti e Netanyahu ha detto di avere lo stesso progetto, vuole che i palestinesi siano compatibili con una democrazia. Si tratta di un progetto totalitario, lui vuole sostituire l’odio verso Israele con l’amore, è un uomo impazzito e pericoloso che dovrebbe essere rovesciato con un colpo di mano”.
Alessandro Orsini ha proseguito: “Lui ha spostato l’80% della popolazione di Gaza da nord, ora si trovano nel centro e nel sud, ma Israele ha continuato a bombardare quella zona perchè spera di fare pressione sull’Egitto affinchè lo stesso si pieghi alla volontà di Israele e permetta di far scappare i palestinesi, che una volta che scappano non tornano più indietro storicamente”.
ALESSANDRO ORSINI: “IL PROGETTO DI NETANYAHU”
Quindi Orsini ha aggiunto: “Netanyahu non sta bombardando Gaza per proteggere Israele, anche perchè non esiste un esercito israeliano, il suo progetto è fiaccare completamente il movimento palestinese affinchè non si ribelli più. A quel punto per lui il problema sarà risolto: gli Usa e l’Ue attendono che i media smettano di parlare della guerra di modo da continuare a fare quello che hanno sempre fatto, fregarsene del popolo palestinese”.
Sulla convivenza fra i due stati: “Assolutamente irrealizzabile a meno che non ci sia un cambio di linea di Ue e USA verso Israele, non vi è alcuna possibilità che ai palestinesi vengano riconosciuti i loro diritti”. Di nuovo su Netantyahu: “Cercherà di portare avanti questa guerra per almeno un anno, magari attenuandola, con la speranza che nel frattempo negli Stati Uniti vinca Trump”, che sarebbe ovviamente un suo alleato. “Trump e Netanyahu – aggiunge Orsini – si sono sposati anni fa. Netanyahu senza la guerra è finito – chiosa – e questo dice tutto purtroppo”.