Non è l’Islam a voler invadere l’Occidente, ma il contrario. Questa la tesi di Alessandro Orsini sulle pagine del Fatto Quotidiano. Per il professore, infatti, si tratta di un capovolgimento paranoico della realtà storica. “Gli studi storici mostrano che il progetto di sostituire i valori dell’Islam con i valori dell’Occidente è un’idea dell’Europa e degli Stati Uniti”, la sua analisi, citando le guerre in Iraq del 2004 e in Libia del 2011. Conflitti con un unico obiettivo, ossia eliminare la cultura islamica in quei Paesi: “Lo slogan è stato: ‘Dobbiamo trasformare l’Iraq e la Libia in una democrazia occidentale’”. E c’è di più secondo Orsini, ossia che gli studi storici non mostrano che i Paesi islamici abbiano mosso guerra ai Paesi europei per sostituire i loro regimi laici con i regimi islamici.
La teoria di Orsini
“Gli attacchi che l’Occidente ha subito per mano di al Qaeda e dell’Isis non sono mai stati un tentativo di imporre i valori dell’Islam all’Occidente, bensì un tentativo di difendere l’Islam dalle guerre occidentali”, ha aggiunto Orsini, un passaggio destinato a innescare un dibattito rovente. L’esperto ha motivato le stragi dell’Isis come reazione ai bombardamenti contro le postazioni dell’Isis in Siria. E ancora, la strage del Bataclan non è stata realizzata per porre fine alle libertà dell’Occidente: “Gli attentati dell’Isis e di al Qaeda sono stati concepiti in funzione difensiva, cioè per arresta l’occidnentalizzazione dell’Islam e non per promuovere l’islamizzazione dell’Europa”. Orsini ha le idee chiare, i musulmani non odiano l’Occidente ma le bombe che l’Occidente sgancia su di loro: “Hamas non ha concepito la strage del 7 ottobre per permettere alla Palestina di prendere il sopravvento sull’Occidente, ma per porre fine al sopravvento dell’Occidente sulla Palestina, dove una minoranza occidentale domina una maggioranza musulmana ridotta in condizioni inumane”.