Mattino5 ha testimoniato le condizioni dei centri di quarantena e isolamento in quel di Shanghai, in Cina, città che è in lockdown per via di 20mila casi emersi su 26 milioni di abitanti. Numeri esegui ma chiunque venga trovato positivo al tampone, anche se asintomatico, viene prelevato con forza dalla propria abitazione e portato quindi in isolamento. Alessandro Pavanello, giovane italiano positivo a Shanghai, è stato intervistato in diretta stamane dal programma di Canale 5: “Io attualmente mi trovo nel centro di isolamento qui a Shagnahi, praticamente un padiglione per fiere con dei cubicoli che sono stati riadattati a posti letto. Siamo tutti a stretto contatto l’uno con l’altro, non esiste il concetto della privacy, e la cosa che mi ha stupito di più sono i bagni, lavandini per lavarsi faccia, denti e capelli, non ci sono le docce. I bagni sono tenuti in condizioni disastrose, migliaia di persone che usano lo stesso bagno, che viene pulito una volta ogni due giorni”.



“Se si pensava di portare qui la gente per farla riprendere da un malanno – ha proseguito Alessandro Pavanello – non sono riuscito a trovare la logica di questa sistemazione. Per mangiare abbiamo tre pasti al giorno e da questo punto di vista siamo fortunati a quelli che stanno in città perchè noi abbiamo colazione, pranzo e cena assicurati”. Quindi Alessandro Pavanello ha mostrato il suo spazio: “Una brandina da campeggio, un comodino, mi danno spazzolino, dentifricio e tazza, e io mi sono portato una valigia capiente con vestiti per almeno due settimane perchè io sento di persone che sono qui da almeno 20 giorni, la mia ragazza è uscita oggi da un centro di isolamento dopo 20 giorni di permanenza, tra l’altro in un centro diverso dal mio. Ci hanno separati perchp siamo risultati positivi in due momenti diversi quindi siamo stati messi io in un centro e lei nell’altra”.



ALESSANDRO PAVANELLO, IN ISOLAMENTO A SHANGHAI: “MI HANNO CHIUSO FUORI CASA”

Alessandro Pavanello è stato di fatto cacciato da casa: “Arrivato a casa mi son trovato il cancello chiuso perchè qualsiasi comunità si riserva il diritto di non far rientrare in casa un positivo se esce di casa. Se uno rimane a casa tutto il tempo nessun problema, se invece lascia la comunità, la comunità stesso può decidere di non riprenderlo. Io ho trovato il cancello chiuso, e i vicini di casa che mi hanno fatto i cori per dirmi di andarmene, e dopo è venuta un’ambulanza che mi ha portato qui. Io sono qui da sei giorni. Io ho già fatto due test negativi, e se sono fortunato forse riesco ad andarmene stasera o domani, io comunque ho finito il mio iter qua dentro”.



E ancora: “Le luci sono accese anche tutta la notte, sono luci forti. Mi manca una bella dormita, ho dormito 3/4 ore a notte, il vicino di stanza utilizza il cellulare a massimo volume di notte ed è una cosa molto tipica qua in Cina fra gli anziani. Sono dimagrito un pochino ed ho qualche capello bianco”.