Alessandro Politi, inviato de Le Iene, è positivo al coronavirus da 30 giorni, anche se i sintomi sono scomparsi quasi subito. La sua esperienza lo ha portato a riflettere su un aspetto di questa epidemia: bastano davvero 15 giorni di isolamento per uscirne? Nel suo caso no, quindi si chiede quanti potrebbero essere positivi senza saperlo perché non vengono tutti sottoposti al test. «Ho avuto febbre e tosse per pochi giorni, poi mi sono sentito bene. Ma dopo un mese il mio tampone è ancora pienamente positivo», ha raccontato attraverso i microfoni del programma di Italia 1 per il quale lavora. La trasmissione peraltro è ferma da ormai un mese a causa del contagio di Alessandro Politi, ma tornerà in onda il 23 aprile. La Iena ha raccontato di essersi svegliato il 5 marzo con un forte mal di test,a febbre alta e un po’ di tosse. «In quel momento non c’erano ancora i decreti di chiusura. Provo in tutti i modi a farmi fare un tampone, anche se non vogliono farmelo perché non ho una sintomatologia così grave».
ALESSANDRO POLITI “POSITIVO AL CORONAVIRUS DA UN MESE”
Alessandro Politi ha raccontato di aver insistito in ospedale per essere sottoposto al tampone. Ha spiegato di essere un giornalista e che quindi sarebbe potuto entrare in contatto con molte persone, quindi è stato sottoposto all’esame che ha dato esito positivo al Covid-19. «La cosa sorprendente è che la sera stessa con una tachipirina la febbre è passata, il giorno successivo avevo meno sintomi e al terzo giorno non avevo più niente», ha raccontato la Iena. Quindi senza il tampone avrebbe potuto pensare di aver avuto una semplice influenza. Dopo il periodo obbligatorio di quarantena, è stato rifatto il test: era ancora positivo. Il 3 aprile si è sottoposto ad un altro tampone. «Ormai è quasi un mese che sono senza sintomi, ma l’esito è sempre lo stesso: pienamente positivo». L’inviato de Le Iene si è chiesto se ciò sia normale: «I medici hanno ipotizzato che potrei aver preso una carica virale più aggressiva. Il mio corpo fortunatamente la sta gestendo bene ma ci vuole più tempo per debellarla».
IENE, POLITI SI INTERROGA SU ISOLAMENTO DI 15 GIORNI
A fronte della sua esperienza, Alessandro Politi de Le Iene si chiede perché le istituzioni italiane permettano alle persone che hanno avuto i sintomi come lui di uscire di casa dopo 15 giorni senza che venga eseguito un tampone. «Quante persone potrebbero essere a lavorare con il rischio di diffondere il virus?». Fino a poco tempo fa le persone con sintomi lievi come l’inviato de Le Iene non venivano sottoposte al tampone: si doveva rispettare “solo” la quarantena al termine della sintomatologia. Ma chi è stato a contatto diretto con un malato solitamente non riceve alcun tampone in assenza dei sintomi della malattia, a meno di casi eccezionali. L’unica prescrizione è l’isolamento: «Come si è deciso che i quindici giorni siano sufficienti, se io dopo trenta giorni sono ancora positivo?». Quindi conclude con un altro interrogativo: «Non è che forse il contagio tarda a fermarsi anche per questo motivo?».