Alessandro Preziosi è tornato in televisione con la serie tv Masantonio, in onda in prima serata su Canale 5: “Quando ho letto il copione per la prima volta – racconta l’attore ai microfoni di FQ Magazine – ho detto ‘Guarda questo che tipo!’, una frase che mi sono sentito dire tante volte. È un personaggio mi ha conquistato subito. Non sono uno da serie lunghe, avevo delle remore però più leggevo la sceneggiatura più l’amavo, tanto che la prima chiacchierata con il regista e lo sceneggiatore è stata risolutiva: mi guardavano con occhi pieni di sorpresa, forse perché non si aspettavano tutta quella mia passione”.



Ma cosa gli è piaciuto di Masantonio? “Il suo essere imperscrutabile, il non riuscire mai a capire cosa sta pensando davvero. In qualche modo mi ci ritrovo e forse per questo ho empatizzato subito con un personaggio che di empatico non ha nulla. Mi piace il suo lato oscuro, la continua indagine su sé stesso”. Tra l’altro la proposta da parte di Mediaset arrivò in un momento particolare della sua vita: “Mi diedero la sceneggiatura da leggere a marzo del 2019, pochi giorni prima che mi operassero alle corde vocali. Trovarono una piccola cosa che sarebbe potuta diventare qualcosa di più serio. E così mi hanno subito operato. Sapevo che si trattava di una cosa piccola – ha aggiunto – ma è stato un passaggio che ha cambiato certe mie abitudini: fumavo molto, mangiavo in maniera sregolata in tournée. Di quei giorni ricordo i momenti di silenzio obbligato dopo l’intervento: lavorare su me stesso, cedere all’introspezione, è stato naturale”.



ALESSANDRO PREZIOSI: “SONO UNA PERSONA MOLTO DIRETTA”

Alessandro Preziosi si definisce una “persona molto diretta, che entra a fianco teso nella vita delle persone, all’”intrasatta”, come diciamo a Napoli. Certi miei atteggiamenti fuori dall’ordinario e una certa lievità molto poco borghese, non sempre vengono apprezzati o capiti. In faccia mi dicono “che tipo”, alle spalle probabilmente “che stronzo”. E a proposito di Masantonio, l’attore napoletano non disdegna una piccolissima polemica: “Mi avrebbe fatto piacere se l’avessero messa a disposizione di una platea più ampia”. Tanti i ruoli interpretati in carriera dall’attore campano, ma c’è stato anche qualche no di cui lo stesso si è pentito: “Rifiutai un provino con Paolo Sorrentino per la serie The Young Pope. Magari non mi avrebbe preso, ma anche solo due pose con un regista così importante sarebbero state un’occasione che mi sarei voluto giocare”. In merito invece ai provini non passati: “Tanti. Di recente quello per un ruolo nella serie ispirata Il talento di Mister Riplay, che girano anche a Cinecittà. Non mi hanno preso, hanno scelto un altro attore. Ma non la considero una sconfitta, perché ogni attore è abituato a stare sulla linea del pericolo”. Preziosi vive un rapporto un po’ contrastante con la popolarità: “Essere fermati ogni venti metri non è piacevole se sei arrabbiato o hai i tuoi pensieri per la testa. Oggi sono più morbido rispetto a un tempo ma la mania dei selfie non la capisco: la foto spesso non ha un valore per chi la chiede ma diventa un trofeo da mostrare agli altri. Preferisco fermarmi a chiacchierare che a trovare l’angolatura o la luce giusta per uno scatto”.



ALESSANDRO PREZIOSI: “GOSSIP COSA DA MENTI PICCOLE”

Quindi specifica: “Il gossip lo trovo una cosa da menti piccole: per me farsi i caz*i degli altri è uno sport incomprensibile. “Fa parte del tuo mestiere, fattene una ragione”, mi dicono gli amici. Io non l’ho mai considerato un metro di misura della mia carriera ma penso sia uno spreco di energie per chi ti fotografa – che sta ore appostato a cercare il nulla – e per chi si inventa cose. Ci sono state volte in cui mi hanno fatto sentire inadeguato – prosegue – mi sono sentito umiliato nel dovermi giustificare con le persone a me care per notizie false o anche solo per un bacio dato in pubblico che magari qualcuno giudicava troppo o troppo poco appassionato. Inca*zato davvero? Solo quando sono uscite delle foto con i miei figli. L’ho trovato irrispettoso”. Infine, sui progetti futuri: “Ho dei contatti con la Rai per dei nuovi progetti. Mi piacerebbe concentrami sui film, non per andare in controtendenza ma perché, ripeto, non mi piacciono le serie troppo lunghe. Il mio sogno è continuare ad avere sogni, coltivarne sempre di nuovi e poi realizzarli. Non per ambizione ma per sete di creatività e voglia di guardare le cose sempre da un’altra prospettiva”.