Dopo il successo con Il Volo a Sanremo, la carriera di Alessandro Quarta è in continua ascesa. Per lui è stato un grande momento: “Un’esperienza bellissima e indimenticabile”, dice in un’intervista a Bellacanzone. Ho provato con i ragazzi pochi minuti prima di salire sul palco dell’Ariston, dove a fine esibizione abbiamo ricevuto la standing ovation”. Contestualmente, è uscito il disco Alessandro Quarta Plays Astor Piazzolla: “Il disco nasce da una mia volontà di riportare il tango là dove è nato, cioè nei bassifondi del porto di Buenos Aires. Con Astor il tango cambia, si nutre di emozioni come la gioia, la tristezza, la nostalgia, la difficoltà di essere amato e amare”. La sua musica si avvicina più alla “musica classica” che alla “classica musica”. Nonostante Quarta non sia propriamente pop, il successo è addirittura internazionale: “La risposta del pubblico all’estero è diversa. C’è molta più umiltà perché la musica è vista come un vero e proprio lavoro e con studio. La musica per me non è quella dei talent show che ti rendono una star in meno di un anno per poi farti sostituire l’anno successivo dal nuovo arrivato. Per me la musica è conoscenza, se non si conosce non puoi fare il musicista o l’artista. Si devono fare i sacrifici”. (agg. di Rossella Pastore)



UNA COMPOSIZIONE INEDITA

La Pizzica Indiavolata sarà l’inno di guarigione di Alessandro Quarta per la Notte della Taranta 2019. Realizzata dal violinista di Bardò, Luigi Stifani, sarà il testimone che il compositore salentino presenterà in anteprima al pubblico presente in provincia di Lecce per il concertone finale. L’evento verrà trasmesso in diretta dalle 22:40 su Rai 2 oggi, sabato 24 agosto 2019. Per Quarta sarà l’occasione giusta per celebrare la bellezza musicale della sua terra, un pizzicato quasi magico, dato che a Stifani viene attribuito il merito di riuscire a curare le tarantate proprio con il suono del proprio violino. Definito Musical Genius dalla CNN nel 2013, Quarta ha in mente anche altre sorprese per chi assisterà all’ultima parte della 22esima edizione del festival musicale. Fra i brani proposti, rivela Il Corriere Salentino, troveremo anche una composizione dello stesso violinista, intitolata Lu core miu te sinti, beddha mia. Realizzata tra l’altro proprio pensando alla Notte della Taranta, un nuovo tributo da parte del Maestro alla terra che gli ha dato i natali.



ALESSANDRO QUARTA, IL MESSAGGIO PER I GIOVANI

Il ‘beddha mia’ presente nel titolo infatti ha una duplice funzione: una metafora che riguarda il Salento e il violino, strumento che accarezza al pari di una donna. “Bisogna avere il coraggio di credere in quello che si fa”, ha detto in conferenza stampa, “perché l’artista non è colui che scrive o interpreta quello che vuole la massa, ma quello che vuole per se stesso”. La missione di Alessandro Quarta è parlare ai giovani, far capire quanto sia importante la musica classica anche al giorno d’oggi. Il genere da cui parte tutto, anche i sound più moderni. “Pensiamo al primo tempo della quinta di Beethoven. Se non è rock quello, cosa può esserlo?”, ha sottolineato durante la conferenza stampa della Notte della Taranta 2019.



L’ANNUNCIO DELL’INEDITO

Non esiste agli occhi del compositore salentino alcuna differenza fra musica classica o leggera. L’unica distinzione possibile riguarda la bellezza di un brano, le emozioni che riesce a regalare a chi lo ascolta. “Stare su un palco che finalmente unisce la musica classica alla musica pop, alla musica rock, è una cosa che mi dà delle emozioni inimmaginabili”, ha continuato nel suo intervento. “Sarò ospite internazionale per il concerto”, sottolinea invece su Instagram in queste ore, ricordando a chi lo segue sui social l’appuntamento di stasera dal vivo e su Rai 2 per la diretta. “Eseguirò 3 meravigliosi brani tra cui uno inedito che ho scritto appositamente per la mia terra”, conclude poi ricordando anche che l’evento musicale potrà essere seguito anche sulle frequenze radiofoniche di Rai Radio2.