È una “guerra” tra rumors mediatici e giornalisti quelli che si affollano in queste ore dopo l’annuncio delle dimissioni di Alessandro Sallusti dalla guida de Il Giornale: al di là del “caos” che potrebbe generarsi nella sua successione nel quotidiano (si fa il nome di Paolo Liguori o Augusto Minzolini) della famiglia Berlusconi (impegnato, suo malgrado, con nuovi problemi di salute e con ulteriori rumors che si succedono anche qui, ndr), anche sul futuro stesso del giornalista da 12 anni al “Giornale” è fonte di discussioni.



Da quanto ricostruito qui al “Sussidiario” Sallusti potrebbe avere un imminente futuro da direttore responsabile delle testate giornalistiche del Gruppo Angelucci, segnatamente “Libero Quotidiano” e “Il Tempo”: in questo modo l’ex Giornale si ritroverebbe ancora con l’amico e suo maestro Vittorio Feltri, il quale raggiunto dall’Adkronos ha commentato «Non ho ricevuto alcuna comunicazione e quindi non posso confermarlo né smentirlo, né non so nulla di un’eventuale trattativa, ma posso dire che se venisse qui sarei molto lieto, perché è un bravo giornalista col quale ho lavorato molti anni, e ne ho sperimentato le capacità. […] Dimissioni? Non saprei, ma se si è dimesso, magari semplicemente ne ha pieni i cogl…, la spiegazione potrebbe essere questa. Ma faccio solo ipotesi, non ne ho idea». Da Dagospia arrivano però anche altre “ricostruzioni” che porrebbero Sallusti in un’altra, opposta, veste per il futuro immediato: c’è infatti chi dice che il giornalista si sarebbe dimesso per potersi candidare a sindaco di Milano, qualora Gabriele Albertini sabato prossimo comunicasse il suo “no” alle richieste di Salvini, Meloni e Berlusconi.



LE DIMISSIONI DAL GIORNALE

Alessandro Sallusti lascia Il Giornale. Il direttore del quotidiano di proprietà di Silvio Berlusconi si è dimesso dopo 12 anni. A lanciare la clamorosa notizia è Dagospia, che parla anche di una situazione di “caos” per la successione alla direzione editoriale del giornale. La notizia peraltro ha scosso il mondo del giornalismo, che si sta interrogando sulle dimissioni di Sallusti, quindi sulla natura di questo colpo di scena. «L’uscita di Sallusti dal Giornale è un chiaro segnale del liberi tutti che segue l’addio alla scena pubblica di Berlusconi», ha scritto il giornalista Paolo Madron su Twitter riportando l’indiscrezione di Dagospia.



Nel lanciare la notizia, comunque, il sito di Roberto D’Agostino ha riportato le dichiarazioni che Alessandro Sallusti rilasciò nel 2018 a Pangea.news: «Pensato di mollare? No, mai. Ho avuto una grande fortuna nella vita, fare il mestiere che sognavo fin da bambino».

ALESSANDRO SALLUSTI A IL GIORNALE DAL 2010

Alessandro Sallusti, direttore responsabile del quotidiano il Giornale dal 2010, è entrato a far parte del quotidiano come giornalista nel 1987, con Indro Montanelli, prima di passare al Messaggero, all’Avvenire e al Corriere della Sera. Ma è stato anche vicedirettore del Gazzettino di Venezia e direttore de La Provincia di Como. Inoltre, dal è stato condirettore e dal 2007 al 2008 direttore responsabile di Libero, che lasciò per diventare editore e direttore de L’Ordine di Como, ex quotidiano della diocesi comasca a cui aveva lavorato da giovane. Nel 2009 però ne lasciò la direzione per ricoprire il ruolo di condirettore de Il Giornale insieme a Vittorio Feltri. Dal 24 settembre 2010 assunse la carica di direttore responsabile del quotidiano, mentre Feltri fu nominato direttore editoriale, incarico che lasciò il 21 dicembre per tornare a Libero, entrando peraltro in polemica con Sallusti. Ora la notizia delle dimissioni da direttore de Il Giornale.