Quanto dura l’immunità al Covid? A questa domanda hanno provato a rispondere un gruppo di esperti negli States, tra cui l’italiano Alessandro Sette, Direttore del Dipartimento di ricerca sui vaccini del La Jolla Institute of Immunology (Ljl) a San Diego. Intervenuto ai microfoni di Oggi è un altro giorno, l’immunologo ha spiegato: «Quanto rimane immune chi ha contratto il virus? Noi abbiamo appena fatto uno studio con 200 persone, abbiamo visto che l’immunità di chi è convalescente dal Covid dura almeno 6-8 mesi. Non si sa se più di 6-8 mesi, perché negli Usa è stato in circolazione per 8 mesi. Noi vediamo una risposta immunitaria sostanzialmente stabile o con diminuzioni marginali per 8 mesi».
Alessandro Sette ha poi risposto così a chi gli chiedeva se la risposta immunitaria dipende dal grado di infezione avuta: «Il tasso di diminuzione della risposta anticorpale è costante: se parti da 1.000 come tasso di risposta, vai a 500 in un periodo di certi mesi. Il tasso è lo stesso a prescindere da dove parti. Se parti da una risposta immunitaria bassa, è più facile che diventi poi non più misurabile», correndo così il rischio di essere contagiato di nuovo.
«Ci sono coppie o persone che hanno la stessa esposizione ma uno se lo prende e l’altro no. C’è una variazione molto alta. C’è chi ha infezioni asintomatiche e chi finisce in rianimazione o muore», ha aggiunto Alessandro Sette, che ha poi evidenziato: «Vitamine non hanno un grande ruolo, quello che ha ruolo sono età e obesità. Un’altra questione che abbiamo visto è l’immunità crociata: chi ha già un minimo di immunità crossreativa data dall’esposizione ai corona del raffreddore comune, può avere un vantaggio. Chi ha recentemente preso il raffreddore non previene l’infezione ma, in caso di infezione, può esserci un quadro clinico minore o un’infezione più limitata nel tempo».