Alessandro Siani racconta la sua quarantena a Domenica In a un passo dalla cosiddetto fase 2: “non è finito proprio niente, siamo passati dalla quarantena alla quaresima e a desso dalla quaresima andiamo ai 40 gradi di agosto”, ha precisato il comico, che non ha potuto fare a meno di tenere a bada la sua ironia. “Sono stato attento”, dice a Mara Venier nel collegamento video, “ho consumato tutte le tute che tenevo a casa, dalle tute sono passato direttamente ai pigiami e dai pigiami sono andato a finire a quei pigiami che regalavano le mamme e ti dicevano ‘casomai succede qualcosa tieniti sto pigiama’, io sono passato a quelli”. Qualche volta, però, ha abbandonato anche la tuta: “solo quando usciva De Luca in televisione la toglievo, magari – ha detto Siani – si impressionava e diceva: ‘la tuta? Vuoi vedere che vuole andare a correre?’ L’unico caso è stato quello là. Ci sta quest’app – ha precisato poi Siani – che si chiama Immuni, importantissima, fondamentale, in nostro governatore ha un’app che si chiama app-ena ti sgamo, quindi tu, dove stai stai, ti becca”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
Alessandro Siani a Domenica In
Alessandro Siani è tra gli ospiti della trentatreesima puntata di “Domenica In” di Mara Venier. Il famoso attore torna in televisione per aggiornare il pubblico con le ultime novità, ma anche per raccontare la sua quarantena forzata in questo periodo così complicato per il nostro paese. L’attore napoletano è indubbiamente uno dei volti più amati dal popolo partenopeo, ma non solo. Con la sua simpatia e genuinità ha conquistato il cuore di buona parte degli italiani, che lo hanno seguito in massa nelle sue iniziative a teatro, al cinema e in televisione. I fan più attenti e fedeli conoscono ogni dettaglio della sua vita professionale. Come ad esempio il fatto che il classe 1975, all’anagrafe sia registrato come Alessandro Esposito. Siani, infatti, non è altro che il suo cognome d’arte.
Alessandro Siani, l’omaggio al giornalista Giancarlo Siani
L’attore napoletano ha scelto Siani come cognome d’arte per omaggiare il giornalista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra nel 1985. Una scelta dettata dall’ammirazione e dal profondo rispetto nutrito nei confronti del giornalista, ma anche per rimarcare il legame con la propria terra. Un legame evidente che Alessandro Siani ribadisce orgogliosamente di volta in volta, in ogni sua ospitata televisiva. Proprio nella città di Napoli l’artista muove i suoi primi passi. Negli anni novanta comincia nel laboratorio Tunnel Cabaret, a Santa Chiara, dove si fa notare come cabarettista e dove ottiene il Premio Charlot. Approda nel piccolo schermo nel 95, a Telegaribaldi, dove collabora con Francesco Albanese e Peppe Laurato. Il passaggio in Rai arriva nel 2003, insieme a tanti successi che da li a poco si susseguono.
Il piccolo capolavoro Benvenuti al Sud
E’ proprio grazie al film ‘Benvenuti al Sud’ che Alessandro Siani conquista tutta Italia, benché la pellicola non sia altro che un remake di un film francese, Giù al Nord. Innamorato, artisticamente parlando, di Totò, Eduardo de Filippo e Massimo Troisi, Alessandro Siani ha sempre detto di non poter essere paragonato a loro, non sentendosi all’altezza. Della sua vita privata non si conosce molto, in quanto l’attore ha deciso di tenerla lontana dai riflettori mediatici.
E’ nota invece la sua grande passione per il Napoli e per Diego Armando Maradona, che è riuscito ad incontrare. Sensibile e vicino ai temi legati al sociale, nel 2015 ha devoluto il suo cachet di Sanremo agli Ospedali Pediatrici Santobono-Pausilipon di Napoli e Giannina Gaslini di Genova.