Alessandro Siani raggiunge il palco della XI edizione della Serata Biagio Agnes – Premio Internazionale dell’Informazione, per una premiazione speciale: sarà infatti insignito del Premio speciale città di Sorrento, così come altri grandi protagonisti del cinema, della musica e dello spettacolo. Nel corso della kermesse, Alessandro Siani avrà inoltre al possibilità di esibirsi con un monologo tratto dal suo libro “Napolituidine”, un dialogo scritto con Luciano De Crescenzo ed edito da Mondadori, sulla vita, sulla malinconia e sulla felicità. “Sì, la napolitudine è una parola divisa tra Napoli e latitudine, diciamo e c’è un collante che è la malinconia”, spiega l’artista partenopeo in un’intervista concessa a Che tempo che fa. “Ma è un sentimento che ci sta anche in altri paesi. Ogni paese ha questo tipo di sentimento, ma magari con una parola diversa”.



Alessandro Siani, “Se conosci Napoli è normale che…”

Molti Napoletani, spiega Alessandro Siani in un’intervista concessa a Fabio Fazio, sentono la mancanza della loro amata città anche quando sono sul suo territorio. La napolitudine colpisce infatti indistintamente partenopei lontani e vicini, soprattutto quando si tratta di dare spazio alle tradizioni. “Se conosci Napoli è normale che ti viene una sensazione del genere – spiega l’attore a Che tempo che fa – dice Luciano De Crescenzo nel libro ‘a me addirittura viene la napolitudine quando cammino tra le bancarelle di San Gregorio Armeno e sfioro i pastori creati da maestri artigiani, mi si arrampica sulle papille gustative stuzzicate dalle sfogliatelle sfornate calde’. […] Pensa un po’ che sensazione”. Alessandro Siani ribadisce però che questo sentimento è comune a tutti gli individui del mondo; magari viene indicato con altri termini, ma provoca generalmente il medesimo malessere.



“Black list in Ucraina? Mi fa impazzire questa cosa”

In occasione della presentazione del suo libro Napolitudine, Alessandro Siani ha parlato di politica internazionale e delle recenti black list compilate dall’Ucraina nei confronti di alcuni tra i cantanti più famosi d’Italia. Nelle sue parole, anche il ricordo di Ernesto Di Capula, celebre compositore di musica napoletana che proprio in territorio ucraino, precisamente a Odessa, ebbe l’ispirazione per comporre uno dei brani promotori della cultura italiana nel mondo, O sole mio. “Mi fa impazzire questa cosa – spiega Alessandro Siani – è vero, quest’autore straordinario, questo musicista, Ernesto Di Capuia, che praticamente si trovava […] sul mar nero e ha scritto questa straordinaria canzone che è ‘O sole mio. Mi dispiace – aggiunge l’attore con ironia – che adesso qualche nostro autore italiano non può andare Ucraina e magari, chissà che mancanza, non può scrivere una canzone”.

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