Alessandro Tersigni e la nascita della seconda figlia: la confessione
Il lavoro, la carriera, Il paradiso delle signore, ma anche la sua meravigliosa famiglia. È un’intervista lunga, intensa e ricca di contenuti quella rilasciata da Alessandro Tersigni ai microfoni del settimanale Chi. L’attore della celebre soap di Rai1, di cui ha anche fornito alcune anticipazioni in vista della prossima stagione, in partenza da settembre, si è anche sbottonato sulla sua vita privata, parlando della sua meravigliosa famiglia: la moglie Maria Stefania Di Renzo e i due figli, Filippo e Zoe.
Parlando in particolare dell’arrivo della secondogenita, ha spiegato i timori e le difficoltà cui è andato incontro: “Quanto ti sei abituato a non vedere più i pannolini, ricominciare non è che sia proprio semplicissimo. Spesso torno dal set e, anziché replicare le imprese di Vittorio Conti, svengo“. La passione con la moglie, però, non è mai tramontata: “Quella va a gonfie vele. Ieri come oggi».
Alessandro Tersigni e la breve crisi con la moglie: “Ci sono state complicanze“
Alessandro Tersigni ha anche parlato della secondogenita Zoe, spiegando che non è vero che la femmina è sempre legata più al papà che alla mamma: “Così dicono, ma ancora non ci appartiene. Zoe ha un rapporto magico e simbiotico con la mamma e va benissimo così. A me basta guardarla per essere felice. È una forza della natura“. L’attore de Il paradiso delle signore ha alle spalle sette anni di matrimonio con la moglie, celebrati poche settimane fa: un traguardo piuttosto importante, ma superato con qualche difficoltà.
Parlando del cliché della cosiddetta “crisi del settimo anno”, l’attore ha ammesso con profonda sincerità: “In qualche modo ha toccato anche noi. Non è stata una vera e propria crisi, ma con la nascita della bambina ci sono state delle complicanze, fortunatamente rientrate, e quel momento ha messo realmente a dura prova i nostri equilibri. Oggi siamo più uniti che mai». Superati i venti di crisi, la coppia guarda al futuro con il sorriso e con maggior ottimismo.