A Storie Italiane si torna a parlare del caso di Alessandro Venturelli, il ragazzo scomparso di casa da mesi. Stando a quanto svelato dal programma di Rai Uno condotto da Eleonora Daniele, il giovane sarebbe stato avvistato recentemente nella zona di Padova, precisamente presso la cittadina di Selvazzano. “Mi è capitato di vedere un ragazzo che ci assomiglia tantissimo nel periodo di luglio – il racconto di una testimone a Storie Italiane – ha comprato una brioche molto presto la mattina alle 6:30/6:45 e aveva una felpa nera, pantaloni neri e capello riccio, sembrava non avesse una fissa dimora. La seconda volta l’ho visto qualche settimana ad un bar del paese ed era lì con altre due persone, e quando l’ho sentito parlare non aveva l’accento di qua”.
“Non sono sicura al 100 per cento fosse Alessandro Venturelli ma ci assomiglia tantissimo. Qui di posti da nascondersi ce ne sono – ha aggiunto la testimone – c’è un centro sportivo. stiamo cercando di capire se lo vediamo ancora. Il ragazzo era pulito, non sporco – ha sottolineato . ma mi dava l’impressione di essere trasandato con una felpa indossata da giorni, così come i pantaloni, non mi dava l’impressione che fosse un ragazzino che aveva saltato il giorno di scuola”. E ancora: “Pare che altre persone lo abbiano visto nella zona della stazione di Padova fino a qui. E’ stato visto sul bus 12 di Selvazzano due o tre volte nel periodo giugno-agosto”.
ALESSANDRO VENTURELLI AVVISTATO A PADOVA? LE PAROLE DELLA MADRE
La madre di Alessandro Venturelli, la signora Roberta, ha commentato con un misto di ottimismo e di disperazione: “Io ho bisogno di sapere se stiamo parlando di mio figlio o di un ragazzo che gli assomiglia molto. Dopo 4-5 giorni di attesa io ho bisogno di avere una certezza, come dicevo la scorsa settimana, nel bene o nel male. Se fosse Alessandro continuiamo in questa ricerca disperata, ma ho anche bisogno di escludere: ho bisogno di certezze Eleonora”.
Di nuovo la signora Roberta, che ha risposto ad una domanda dallo studio circa le possibile cause scatenanti questa operazione: “Il grande trauma che ha avuto Alessandro è stato quello dell’incidente, a cui è seguito un lungo percorso di riabilitazione sotto tutti i punti di vista. Mentre andava a scuola è finito contro un muro, è stato tre settimane in coma, si erano interrotti i collegamenti fra polmoni, poi aveva perforato i polmoni e lesioni alla milza. Questo incidente è stato superato da un punto di vista fisico e sicuramente cognitivo. L’incidente è avvenuto nel 2015. Era guarito ma mi sento di dire che da certi percorsi non si esce indenne, ciò che può essergli rimasto dal punto di vista psicologico non lo posso sapere. In una circostanza mi aveva detto che la sua testa e il suo cuore erano diversi rispetto a quello dei suoi coetanei, e che la sua testa era il punto debole, mentre il suo cuore era il suo punto forte e che non gli sfuggiva nulla”.