A Storie Italiane si torna a parlare del caso di Alessandro Venturelli, il ragazzo scomparso nel 2020 da Sassuolo, in Emilia Romagna. La mamma, la signora Roberta, è stata ospite stamane negli studi di Storie Italiane, e nell’occasione ha raccontato la sua amarezza per il fatto che sia stata chiesta l’archiviazione: “Dopo il mio viaggio in Olanda – ha spiegato la mamma di Alessandro Venturelli in diretta tv su Rai Uno – fatto con voi, sono arrivate segnalazioni che però non potevano essere verificate perchè mancava un’autorizzazione”.
“Non sono riuscita a capire cosa stesse accadendo – ha continuato la signora Roberta – quindi sono tornata in Olanda e dall’ambasciatore vengono a sapere che si trattava di un’ordine europeo di indagine. Io ho cercato di capire in questi mesi il perchè di questo stop e mi è arrivato il secondo ordine di archiviazione”. Eleonora Daniele, conduttrice di Storie Italiane, si domanda: “Se c’è la possibilità con questo ordine europeo di indagine a capire, perchè l’archiviazione”.
ALESSANDRO VENTURELLI, ANNA VAGLI: “LA PROCURA SI E’ MOSSA TARDI”
Anna Vagli, criminologa e consulente della famiglia Venturelli, presente in studio a Storie Italiane, ha aggiunto: “Il problema è che non è stato cercato come persona viva. Ci sono elementi concreti come quelli di Telegram, ma la Procura ha replicato con un nullaosta per far circolare la foto di Alessandro. E’ stata la mamma a nominare un consulente informatico su Telegram, la Procura non l’ha fatto. Alessandro Venturelli non è stato cercato nell’immediatezza ma solo dopo una settimana dalla scomparsa”.
Roberta, mamma di Alessandro, ha ripreso la parola, e in lacrime si è rivolto così alle telecamere: “Il mio appello è che vorrei provare che loro provassero quello che sto vivendo io. Io ho la sensazione costante che il mio figlio abbia bisogno di me. Prima di sparire era in una situazione di fragilità estrema. Volete che stiamo zitti? Sono stati fatti degli errori all’inizio e sappiate che non ci fermeremo mai”. Anna Vagli ha aggiunto: “Mi appello alla Procura di fare le indagini, lo deve alla giustizia oltre alla mamma. Ci sono elementi forti, da Telegram ci sono coordinate precise, perchè non disporre un ordine europeo?”. La mamma ha concluso: “Alessandro è vivo, nessuno ha le prove per dire il contrario, quindi cerchiamolo”.