La vicenda della scomparsa di Alessandro Venturelli, sparito da Sassuolo da 499 giorni, è stata approfondita nel corso di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda lunedì 18 aprile 2022. In studio sono intervenuti i genitori del ragazzo, Roberto e Roberta. L’uomo ha esordito dicendo: “Non possiamo non essere mediatici vista la situazione, ma questo porta anche a incontrare persone che hanno poco a cuore la tua sensibilità. Fa molto male, perché al dolore che già c’è si trova un’ulteriore minaccia di estorsione”.
Quando Alessandro sparì “fu un giorno molto particolare. Alessandro si alzò molto arrabbiato, poi andò da suo cugino e dal barbiere. Aveva un atteggiamento che non era il suo, non aveva mai avuto reazioni così”. La mamma Roberta ha aggiunto: “Un cambiamento leggero l’aveva avuto a settembre, tre mesi prima della sua scomparsa. Io avevo anche attribuito quel suo problema alla mia situazione di salute, alla mia malattia e alle terapie. Io gli chiedevo perché fosse scontroso, lui mi rispondeva di dovere crescere. Le cose peggiorarono dieci giorni prima che sparisse. Mi diceva di stare attenta quando uscivo di casa, diceva di sentirsi manipolato”.
ALESSANDRO VENTURELLI, LA MAMMA: “STIAMO ATTIVANDO IL CHI L’HA VISTO OLANDESE”
Nel prosieguo di “Storie Italiane”, la madre di Alessandro Venturelli ha rivelato: “Io mi sono fatta tante idee, dopo tutti questi mesi… Posso avere pensato che ci sia qualcuno o ci sia qualcosa dietro questa situazione. Lui, con molta ingenuità, può essersi trovato in una situazione molto più grande di lui. Se così fosse, l’ha fatto con ingenuità: Alessandro è un ragazzo pulito, come hanno dichiarato tutte le persone che ci stanno dando una mano. Posso pensare che lui si sia allontanato per soffrire meno. In 20 anni di vita lui ha già dato tanto…”.
Da una settimana ai genitori di Alessandro Venturelli è stato restituito il telefono e, quindi, “io e Roberto ci stiamo avvalendo della collaborazione di un tecnico, Salvatore Filograno, che farà una consulenza più approfondita. Nostro figlio stava facendo delle ricerche in Olanda, comprese mappe e strade. Stiamo cercando anche di attivare l’equivalente del nostro ‘Chi l’ha Visto?’ dei Paesi Bassi, programma gestito esclusivamente dalla Polizia”.