Solo qualche giorno fa usciva l’anticipazione del suo libro dove “rivelava”, con un gossip che ha fatto molto discutere, che un parlamentare della Lega lo ha visto baciarsi con un altro uomo durante l’estate a Mykonos: ora Alessandro Zan, tra i più acerrimi e accaniti oppositori di Salvini e del Carroccio, ammette ‘candidamente’ di essere stato un loro elettore. «Sono cresciuto in una famiglia leghista come peraltro racconto anche nel mio libro, quello è un voto di un ventenne contro la partitocrazia della prima Repubblica che usciva da Tangentopoli e che conosceva esclusivamente quella realtà socio culturale, ma che nella lettera già rivendica con orgoglio di essere convintamente antifascista», spiega a “Libero” in risposta allo “scoop” fatto da Salvatore Dama, sullo stesso quotidiano, dell’articolo scritto dall’allora giovane appassionato di politica.



Noto per le sue battaglie pro-LGBT e per essere l’ideatore dell’omonimo Ddl Zan, il parlamentare oggi del Pd in una lettera del 22 marzo 1994 all’’Indipendente‘ (all’epoca diretto da Vittorio Feltri, ndr) lamenta, da elettore giovane padovano della Lega Nord, la diaspora di alcuni elettori verso Alleanza Nazionale. 5 giorni dopo quella lettera, il 27 marzo, le Elezioni Politiche incoronarono la vittoria di Forza Italia e della coalizione a guida Berlusconi.



LO ZAN “LEGHISTA” CHE NON TI ASPETTI

Ebbene, tornando a Zan, guardate cosa scriveva in quei giorni febbrili per la politica italiana: «Sono uno studente universitario», si legge nell’articolo oggi ripubblicato in ampi stralci da “Libero”, «Alle ultime elezioni politiche ho dato il mio voto alla Lega Nord proprio perché pensavo, e lo penso ancora, che questo movimento politico attraverso la spinta federalista potesse prima smuovere il vecchio sistema partitocratico e poi avviare l’Italia verso una struttura federalista». Addirittura difende Bobo Maroni e Umberto Bossi contro le critiche fatte dai transfughi verso AN, «Concordo con Bossi e con Maroni, i transfughi che si muovono verso An fanno solo un favore alla Lega». Della lettera in questione Alessandro Zan ammette di essere l’autore e ammette di aver cambiato (e non poco!) il suo orientamento politico negli anni a seguire: «in quella lettera di quasi trent’ anni fa denuncio la virata a destra della Lega che oggi è diventata omofoba e razzista. Poi a ventun’anni all’università aderisco ai movimenti pacifisti e di sinistra: la mia prima tessera di partito è stata quella dei Ds».

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