La morte della piccola Diana, la bambina di 18 mesi lasciata morire di stenti nella propria abitazione milanese dalla madre, Alessia Pifferi, attualmente detenuta in carcere, è stata uno degli argomenti al centro della trasmissione “Iceberg Lombardia”, andata in onda nella serata di giovedì 24 novembre 2022 su Telelombardia. In particolare, sono stati mostrati in esclusiva alcuni passaggi del referto dell’esame autoptico condotto sul corpicino della piccola, dai quali sono emersi importanti spunti di riflessione.
In primis, l’assenza di certezze sulla data del decesso della figlia di Alessia Pifferi: “Per quanto fin qui discusso, lo stato di conservazione cadaverica e l’esaurimento dei fenomeni abiotici consecutivi, non consentono di esprimersi in termini di certezza, ma unicamente in termini di stima approssimata. Il decesso di Diana Pifferi è ragionevolmente da collocare in un’epoca compresa tra le 24 e le 48 ore antecedenti le rilevazioni mediche in corso di sopralluogo”.
ALESSIA PIFFERI, AUTOPSIA SU DIANA ESCLUDE SOMMINISTRAZIONE DI BENZODIAZEPINE
In buona sostanza, stando ai risultati dell’autopsia eseguita sulla piccola Diana, la figlia di Alessia Pifferi sarebbe morta tra uno e due giorni prima del rientro a casa della mamma. Nel documento, per giunta, viene esclusa la somministrazione di benzodiazepine alla bambina, aspetto peraltro già sottolineato dall’avvocato Luca D’Auria, difensore della donna insieme alla collega Solange Marchignoli, durante una diretta televisiva dei giorni scorsi su Rai Uno.
Ecco il passaggio del referto autoptico che lo conferma: “Le indagini complessivamente svolte nell’ambito della ricerca mirata delle sostanze stupefacenti ed eseguite sia con tecnica gascromatografica che cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa, non hanno evidenziato la presenza di alcun composto di interesse tossicologico“. Ergo, Alessia Pifferi non avrebbe somministrato benzodiazepine alla bimba, che lei stessa, al suo rientro a casa dopo 6 giorni di assenza, ha detto di avere trovato distesa “pancia all’aria, con le gambe divaricate e senza il pannolino”.