Le telecamere e i microfoni di “Ore 14”, trasmissione di Rai Due condotta da Milo Infante, hanno raggiunto Fausto Teti, avvocato di Alessia Pifferi. La donna è attualmente detenuta in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato da futili motivi, con anche l’aggravante della premeditazione. Il delitto di cui si parla, com’è tristemente noto, è quello della figlia Diana, abbandonata in casa a Milano per sei giorni e lasciata morire di stenti. Al legale difensore Teti, che ha preso il posto dei suoi predecessori Luca D’Auria e Solange Marchignoli, è stato domandato se sia intenzione della difesa richiedere una perizia psichiatrica per la propria assistita.



Il legale ha replicato in questi termini: “È nostro interesse procedere prima a uno studio preliminare, abbiamo chiesto la cartella clinica di Alessia Pifferi e l’ho già trasmessa ai consulenti. Loro valuteranno il diario clinico che parte dal giorno dell’esecuzione della misura, il video dell’interrogatorio, le trascrizioni integrali. Una volta emerse le criticità, anche di carattere psichico, potrà essere fatta un’istanza mirata e non con finalità meramente esplorative”.



ALESSIA PIFFERI, L’AVVOCATO FAUSTO TETI: “INIZIALMENTE HA NEGATO DI ESSERE CONSAPEVOLE DELLE CONSEGUENZE DELLE SUE AZIONI”

Per ciò che concerne la premeditazione, la Procura sostiene che Alessia Pifferi fosse consapevole delle conseguenze che l’abbandono della figlia avrebbe potuto generare sulla vita di quest’ultima, come ha peraltro ammesso la stessa imputata in sede di interrogatorio. Tuttavia, l’avvocato Teti ha voluto sottolineare: “La Procura si basa unicamente su alcune dichiarazioni, poi chiaramente i fatti andranno indagati fino in fondo. In realtà, le dichiarazioni devono essere valutate molto attentamente. Inizialmente Alessia Pifferi ha negato di essere consapevole delle conseguenze delle sue azioni, poi, alla fine di un lunghissimo ed estenuante interrogatorio, ha detto qualcosa in tal senso, ma dubito si riferisse al caso concreto.



La linea tra l’abbandono di minori con l’aggravante della morte della persona offesa e l’omicidio volontario premeditato deve essere posta correttamente”, ha concluso l’avvocato Teti. Nello studio di “Ore 14” era presente anche Solange Marchignoli, ex legale di Alessia Pifferi, che ha esclamato: Fino a che punto la signora voleva uccidere la figlia? Se non c’è dolo, non c’è omicidio”.