Storie Italiane apre stamane tornando sul caso di Alessia Pifferi, la donna condannata all’ergastolo dopo la morte della figlia Diana di 18 mesi. In collegamento l’avvocato della condannata, Pontenani, che ha spiegato: “L’ho vista l’altro giorno, è molto molto provata, continua a piangere, si sente molto sola, abbandonata da tutti, a parte le guardie penitenziarie che sono donne splendide e compagna di cella, vede solo me”.



“Per fortunata domani andrà a trovarla la dottoressa Bramante, io posso fare molto dal punto di vista processuale ma non sono una professionista e un’esperta e non so cosa dirle in questo momento. Io più che parlare dell’Appello o di distrarla parlando di scarpe e vestite di più non posso fare, invece Alessia ha bisogno di una professionista adesso che non sono io”.



ALESSIA PIFFERI, PONTENANI: “CON LA SORELLA MAI AVUTO RAPPORTO”

E ancora: “Alessia Pifferi ha iniziato a scrivere una lettera alla mamma e non alla sorella, visto che non ha mai avuto rapporti e non penso che potranno averne adesso, in questa lettera dice che vorrebbe riallacciare i rapporti con lei come è giusto che sia. A prescindere da quello che ha fatto Alessia la mamma rimane la mamma e io da madre credo che anche se un proprio figlio fa una cosa orribile, e ne ho tanti di assistiti, non mi è mai successo di vedere una madre che abbandoni la figlia soprattutto in un momento come questo”.



In collegamento con Storie Italiane vi era la dottoressa Parsi che ha commentato così la vicenda Pifferi: “Sta facendo quello che aveva la sua bambina, ciò che ho fatto a lei faccio a me, mi faccio del male per il male che ho fatto, muoio di fame come lei, adesso sono io la bimba che muore di fame. Lei cerca di riallacciare i rapporti con la mamma, mi ha molto colpito, ma la mamma la rifiuta, anche in questo caso una condizione analoga che si è verificata quando lei ha abbandonato la figlia, un rischio che poi è diventata la morte di questa piccina.

ALESSIA PIFFERI, MARIA RITA PARSI: “SONO TANTI I BIMBI ABBANDONATI…”

“Al di là della condanna questa persona va curata, ci vuole una persone che le permette di comprendere la gravità, perchè lei narcisisticamente si rimette sempre al centro, lei è sempre protagonista, per dire che nessuno la capisce”. E ancora: “Sono tanti i bimbi abbandonati dal punto di vista psicologico nelle loro famiglie perchè non sono ascoltati, vengono messi nelle condizioni di non esprimersi. Per arrivare ad aver abbandonato la sua creatura ci deve essere qualcosa che è successo prima ma non è accusa con i suoi genitori. Bisogna comprendere la strada per arrivare a quel narcisismo maligno che porta ad un abbandono”.

L’avvocato Pontenani ha poi ripreso la parola: “Nessuna vuole fare la protagonista, lei non è interessata a farlo, la notizia è uscita e non da me, quindi di protagonisti non ce ne sono, c’è una donna che soffre, una condanna che ritengo ingiusta, una donna che subisce violenza sessuale, abbandono e vittima di violenza assistita non possa non avere problemi nella crescita. La famiglia non aveva forse gli strumenti per comprendere le problematiche di Alessia. Lei abbandonata in carcere non ha futuro, se non viene aiutata”. E ancora: “Ogni cosa che fa Alessia si parla di strategia, se fosse così strategica non avrebbe parlato in tribunale. Questa donna è una poveretta, ha fatto una cosa orribile ma è una poveretta. Lei non sta facendo lo sciopero di mangiare, lei non ha più fame, non ha più voglia di vivere. Lei non vuole chiedere scusa al tribunale, ma l’unica persona a cui vuole chiedere scusa è Diana. E’ stata condannata perchè è una fessa, se lei avesse pianto non avrebbe preso l’ergastolo”.