“Non è mai accaduto che una madre si costituisse parte civile contro la figlia“. È quanto detto dall’avvocato Alessia Pontenani, legale difensore di Alessia Pifferi nel processo che si celebra a Milano a carico della 39enne accusata dell’omicidio della figlia Diana, 18 mesi, per averla fatta morire di stenti abbandonandola una settimana da sola in casa.
Le parole di Pontenani rappresentano una sua personale critica alle condotte della famiglia della sua assistita, e sono parte di un’intervista rilasciata ai microfoni di Zona Bianca a margine del sì alla nuova perizia psichiatrica da parte della Corte d’Assise d’appello, una decisione che di fatto rimette in gioco lo stato mentale dell’imputata dopo l’ergastolo incassato in primo grado. Il legale non risparmia accuse nei confronti di mamma e sorella di Alessia Pifferi, sottolineando la “solitudine” in cui avrebbe vissuto per anni prima del dramma.
Alessia Pifferi, avvocato Pontenani sulla famiglia: “Dovrebbero porsi delle domande”
L’avvocato di Alessia Pifferi non nasconde le sue perplessità sul comportamento della madre e della sorella della 39enne, da sempre convinte che l’imputata sia una “bugiarda” e che stia portando avanti una strategia processuale per ottenere uno sconto di pena.
“C’è un grandissimo odio all’interno di questa famiglia, sinceramente non me lo spiego. Non avevano tantissimi rapporti quando c’era la bambina. Alessia Pifferi ha scritto delle lettere alla madre ma non c’è stato alcun contatto, non ha mai risposto. (…) Stiamo parlando di una famiglia disfunzionale (…). Già il fatto che abbia partorito in un water, che cambiava continuamente compagni, qui di normale non c’è nulla. C’è sempre una responsabilità della famiglia quando accadono certe tragedie, sempre“.
Secondo il legale di Alessia Pifferi, i familiari avrebbero dovuto prestare attenzione a lei e alla piccola Diana quando ancora si poteva intervenire per impedire il dramma. Pontenani sostiene che madre e sorella della sua assistita “dovrebbero porsi delle domande” anziché scagliarsi unilateralmente contro di lei.