Il mistero della morte di Diana Pifferi a Quarto Grado, la bimba di soli 18 trovata senza vita nella sua abitazione dopo essere lasciata sola dalla mamma Alessia Pifferi. L’avvocato Solange Marchignoli, in apertura di servizio, ha spiegato: “Non è peregrina l’ipotesi che la bimba sia venuta a mancare prima, prima della partenza di Alessia da casa, per cause naturali, e che lei di fatto non si sia accorta”. In studio del programma di Rete Quattro vi era anche Luca D’Auria, altro legale di Alessia Pifferi: “Non abbiamo nulla per sostenere in concreto che sia morta prima, ma abbiamo avanzato questo dubbio. Noi non sappiamo cosa ci dirà l’autopsia, l’autopsia fa sempre fatica a stabilire l’ora della morte, e ricordate tutti la vicenda di Garlasco, dove l’ora precisa non è mai stata stabilita”.



“Non voglio sembrare sprezzante – ha aggiunto – esistono gli incidenti domestici, esistono queste tragedie e uno si dovrebbe chiedere come mai Alessia esce dopo aver salutato la figlia e dicendo che al salito non ha reagito come al solito, era coricata di lato”. E ancora: “Noi dobbiamo risolvere il quesito giuridico di quando è morta per stabilire il reato. Se fosse morta quando la madre stava uscendo allora può essere un maltrattamento o un incidente domestico. Il problema è qual è il titolo di reato”. Poi l’avvocato di Alessia Pifferi ha aggiunto: “Ma è ovvio che io mi sento male…”.



ALESSIA PIFFERI, IL GENERALE GAROFANO: “DOBBIAMO ACQUISIRE TUTTI GLI ELEMENTI”

Il generale Garofano, da poco divenuto genetista di Alessia Pifferi, ha aggiunto: “Bisogna capire che cosa è stato fatto, l’accesso sulla scena e mettendo insieme tutti questi elementi costruire una dinamica per capire la responsabilità della signora. L’autopsia risponderà a quando è morta Diana? Spero di si, mettendo insieme tutte le risposte delle analisi, biberon, flacone, l’ambiente cercheremo di capire come e perchè”.

Solange Marchignoli ha poi ripreso la parola raccontando dei famosi ‘diari’ che teneva Alessia Pifferi e in cui la stessa si descriveva come un “Pulcine nero”. E ancora: “Lei non ha nessun affetto ora, nemmeno la mamma”. in conclusione di servizio Luca D’Auria, avvocato di Alessia Pifferi, ha denunciato: “E’ stata raccolta una dichiarazione chiamata confessione, nell’interrogatorio ha fatto quelle dichiarazioni, poi non si è fatta più alcuna indagine e c’è stata vietata fino ad oggi”.