Un frigo vuoto, pannolini usati sparsi per casa e due valigie con 30 abiti da sera all’ingresso. È questa la prima immagine della scena del crimine in cui si sarebbe imbattuta la poliziotta che intervenne nell’appartamento di Alessia Pifferi, a Milano, in cui fu trovato il corpo della figlia Diana, 18 mesi, morta di stenti dopo essere stata abbandonata per giorni nell’appartamento. Un racconto dell’orrore che, secondo quanto riporta Ansa, sarebbe emerso durante la recente udienza del processo a carico della madre 38enne accusata di aver causato il decesso della bambina lasciandola da sola per stare con il compagno.



Quando lo scorso 20 luglio la Scientifica entrò nell’abitazione di Alessia Pifferi, vi avrebbe scoperto uno scenario sconvolgente. All’ingresso sarebbero state trovate “due valigie” con dentro soltanto vestiti da donna, in particolare 30 abiti da sera. In un passaggio della sua testimonianza in aula, la dirigente del gabinetto regionale di Polizia scientifica, intervenuta per i primi rilievi tra quelle mura, avrebbe descritto l’assenza di cibo per bambini in frigo, che sarebbe apparso praticamente vuoto, e la presenza di diversi pannolini sporchi tra il soggiorno e il davanzale. Per una settimana, secondo l’accusa, Alessia Pifferi avrebbe trascurato la figlia sapendo di averla lasciata sola senza nessuno che si prendesse cura di lei e nella consapevolezza del rischio che potesse morire.



Alessia Pifferi, il racconto di chi è intervenuto sulla scena dove è morta la piccola Diana

Durante la deposizione della teste, nell’udienza del processo a carico di Alessia Pifferi, sarebbero emersi altri elementi capaci di tracciare un quadro scioccante della situazione in cui la piccola Diana avrebbe trovato la morte. Secondo il racconto della dirigente del gabinetto regionale di Polizia scientifica, una volta nell’appartamento gli inquirenti avrebbero notato immediatamente che “il corpo di Diana era stato lavato“. Un dettaglio che sarebbe apparso evidente perché la minore avrebbe avuto la testa “umida”.



Il lettino della piccola, secondo la testimonianza, “era senza lenzuola né cuscino“. Alessia Pifferi era tornata da poco nell’appartamento, dopo aver lasciato la sua bambina da sola per giorni. La bimba sarebbe stata rinvenuta su un materasso pulito, addosso soltanto un vestitino giallo. “Alessia deve pagare per quello che ha fatto“, ha ribadito la sorella dell’imputata, zia della vittima, ai microfoni dei cronisti. Secondo la versione dei familiari, la donna avrebbe finto di essere una brava madre e, stando a quanto emerso in sede di indagine, la minore sarebbe stata lasciata sola in casa in altre occasioni prima della tragedia per cui la madre rischia l’ergastolo.