Fra i tanti casi di Quarto Grado di ieri, anche quello di Alessia Pifferi, la donna che si trova in carcere a Milano dallo scorso luglio, da quando sua figlia di 18 mesi è stata trovata senza vita in casa, perchè lasciata da sola. Tanti sono ancora gli aspetti da chiarire della vicenda, e fra le ipotesi emerse nelle ultime ore vi è anche quella che la bimba sia forse morta prima che Alessia Pifferi abbia lasciato la casa per incontrarsi con il fidanzato, o comunque nei momenti subito dopo la sua uscita. In studio vi sono i due avvocati di Alessia Pifferi, a cominciare da Luca D’Auria, che ha cercato di fare chiarezza sul pannolino della piccola Diana, trovato slacciato dalla vittima e senza feci.



“Sotto questo profilo cosa può cambiare? La scoperta o la possibilità di scoprire che la data della morte non è quella che ci raccontiamo da un mese mezzo – ha raccontato il lega in diretta tv a Quarto Grado – cioè i 7 giorni di abbandono, è evidente che questo potrebbe portare a qualcosa di diverso.. maltrattamento con effetto morte invece che omicidio? Ad esempio. Attenzione che il gip nel suo provvedimento di arresto tratta lungamente questo tema e la differenza fra omicidio e abbandono, per far capire meglio ma anche per radicare l’argomento sull’omicidio volontario, sette giorni non è un abbandono”.



ALESSIA PIFFERI, SOLANGE MARCHIGNOLI: “LA SIGNORA MI HA LASCIATO UN SENSO DI MALINCONIA”

In seguito è intervenuta anche Solange Marchignoli, altro avvocato di Alessia Pifferi, che ha parlato dello stato emotivo della sua assistita: “Di Diana noi abbiamo cominciato a parlarne dopo che che ci ha raccontato chi fosse, che cosa faceva, ogni tanto dice che le manca che vorrebbe tornare indietro nel tempo, mi racconta della bimba che camminava o no, dei denti… la signora è sempre sommessa – ha aggiunto – la prima volta che l’ho vista mi è rimasto addosso qualcosa di malinconico e di triste”.



“Se io dovessi andare in carcere – ha aggiunto la legale di Alessia Pifferi – e pensare di essere empatica ed essere triste piangerei per ogni reato. La mia malinconia deriva dal fatto che la signora mi trasmette qualcosa di tragico”. Quindi Luca D’Auria ha ripreso la parola e concluso: “L’elemento fondamentale di questa difesa è la presenza di un avvocato donna e mamma (Solange Marchignoli ndr) perchè ci può essere questo rapporto. e’ incredibile questo senso che ti lascia solo lei, noi abbiamo incontrato i peggiori clienti, non ti lasciavano questo senso di malinconia”.

ALESSIA PIFFERI, I DIARI DELLA DONNA A QUARTO GRADO

Nel corso della puntata di Quarto Grado di ieri, sono state mandate in onda anche le parole che Alessia Pifferi ha custodito in un diario, a cominciare dal rapporto con l’ex compagno (l’ultimo uomo con cui si frequentava prima dell’arresto), fatto di tira e molla ma “fin da subito era scattata la così detta scintilla”. Quindi è arrivata la piccola Diana, nata da una relazione precedente, un parto avvenuto nel bagno della casa dell’ex compagno.

Quest’ultimo, però, era cambiato nel tempo, come sottolinea Alessia Pifferi: “Ero diventata trasparente e non raccoglieva più neanche un fiore dal giardino per lei. Lui non voleva fare il padre. Ed era giusto così, lui non era il padre”, spiegando comunque che la bimba, quando vedeva quell’uomo, lo chiamava papà. Il resto è cronaca della scorsa estate, il viaggio a Leffe e la morte della piccola Diana, lasciata da sola a 18 mesi.