Mia figlia è sempre stata una bugiarda“. Lo ribadisce la madre di Alessia Pifferi ai microfoni di Pomeriggio Cinque, sostenendo che sua figlia, accusata di omicidio per aver fatto morire di stenti la sua bimba di 18 mesi, Diana, sia incline alla menzogna praticamente da tutta la vita. L’ultima bugia che Alessia Pifferi avrebbe confezionato per sviare l’insistenza della madre nel voler vedere la bambina in videochiamata risalirebbe a poche ore prima del ritrovamente del corpo, quando la 38enne avrebbe risposto che la bambina dormiva e che il giorno prima, 19 luglio 2022, l’avrebbe fatta “tribolare con i dentini”.



In realtà, si sarebbe poi scoperto dalle indagini, in quel momento Diana era sola in casa, al quinto giorno di abbandono dopo che la sua mamma si era allontanata da Milano per trascorrere una settimana con il compagno a Leffe, in provincia di Bergamo. Durante questa “fuga romantica“, pur consapevole che la piccola fosse in totale solitudine, la donna rientrò in città ma non si recò da lei neppure per sincerarsi delle sue condizioni. Tutto questo nonostante prima di partire, come lei stessa ha confermato in sede di interrogatorio, si fosse resa conto che la figlia non era vivace come al solito: “Ho visto che era mogia, le ho fatto una carezzina ed era calda, ma non di febbre (…). Le ho lasciato biberon e un teuccio, pensavo che il latte bastasse“. Anche la sorella di Alessia Pifferi, Viviana, smentisce che sia affetta dal “deficit cognitivo di cui parla la difesa.



La madre di Alessia Pifferi: “Bugiarda, quel giorno mi disse…”

Era il 20 luglio 2022 quando il corpo senza vita della piccola Diana, 18 mesi, fu trovato da Alessia Pifferi nel suo appartamento milanese dopo 6 giorni di abbandono. La bimba sarebbe morta di stenti dopo essere stata lasciata sola dalla madre per una settimana, accanto al lettino un biberon che lei sostiene di aver ritenuto “sufficiente” per il sostentamento della bambina in sua assenza. “Lei è sempre stata bugiarda – ha affermato la madre di Alessia Pifferi –, ha sempre detto quello che le conveniva dire“.



E proprio quel 20 luglio, quando la piccola Diana era sola in casa da ormai 6 giorni, Alessia Pifferi avrebbe risposto a un messaggio della madre scrivendole quanto segue: “Stiamo tornando, ieri mi ha fatto tribolare con i dentini. Non preoccuparti“. Una sera, mentre la 38enne era via lontana dalla sua bimba, la nonna di Diana l’avrebbe chiamata per sapere come stava e se fosse tutto a posto, convinta che madre e figlia fossero insieme: “Mi ha detto ‘Tutto bene’, a quel punto le ho chiesto una videochiamata per farmi vedere la bambina, mi ha risposto ‘no, sta dormendo’“. Bugie su bugie, secondo la famiglia di Alessia Pifferi, che avrebbero impedito alla nonna e alla zia materne di prendersi cura di Diana e scongiurare il drammatico epilogo.