Il complicato caso di Alessia Pifferi è tornato protagonista della diretta di Storie Italiane, trasmissione che solo pochi giorni fa ha intercettato un’insegnante di sostegno che seguiva la donna oltre 20 anni fa, raccontando che soffriva chiaramente di problemi, causati (a suo dire) dalla sua stessa famiglia. “Per me ha dei problemi”, ha raccontato l’ex insegnante, “non è completamente in grado di intendere e volere e riterrei sbagliato un ergastolo perché lì la colpa ce l’ha tutta la famiglia“.



Proprio per commentare le parole dell’ex insegnante, che secondo l’avvocato Pontenani (che segue Alessia) potrebbero servire per riaprire il caso dopo l’eventuale condanna, è intervenuta a Storia Italiane Viviana Pifferi, la sorella della 38enne. “Questa maestra”, ci tiene a precisare subito, “io non l’ho mai vista, non ci ho mai parlato, ma non so mia mamma”, ma indipendentemente da questo non capisce perché “se c’erano tutti questi problemi così grandi, non ha chiesto in quel momento gli aiuti. Perché parlano dopo 30/40 anni? Dicono che la famiglia la sfruttava”, commenta ancora, “ma lei faceva solo le pulizie, dava una mano a mia mamma, mentre io a 16 anni andavo già a lavorare, ma non ho nessun problema ne ho ammazzato nessuno”. Inoltre, se quei problemi che affliggono Alessia Pifferi fossero stati noti, spiega Viviana, “io avrei fatto in modo di toglierle la bambina e ora non sarebbe al cimitero”.



La sorella di Alessia Pifferi: “Se la colpa è nostra, è anche dell’ex insegnante e del parroco”

Alessia Pifferi, ricostruisce ancora la sorella Viviana, “ha vissuto 38 anni come voleva” e non c’era nulla che la famiglia potesse fare per lei. “Non potevo”, spiega, “strapparle la bambina” perché “denunciavano me [visto che] non avevo nessun motivo”, ricordando anche che in passato “ho chiamato gli assistenti sociali, non perché ci fosse un problema psichiatrico, ma perché le mancavano le basi, il lavoro, il marito e non c’erano soldi e so che ci sono associazioni che aiutano, ma mi hanno risposto che doveva chiederlo lei”.



Insegnanti, psichiatri e preti che ora parlano dei presunti problemi di Alessia Pifferi, secondo sua sorella, “sono delle figure, delle professioni, non dei lavori, che hanno delle regole e servono ad aiutare, a chiamare la famiglia ed avvisarla. Nessuno ci ha mai avvisati”, ribadisce, “e non capisco come si possa dire adesso una cosa del genere. Lei ha passato 40 anni della sua vita tranquillamente in giro, e dove sono questi problemi così esagerati perché sia colpa nostra quello che è successo”. La sorella spiega anche che è stata Alessia Pifferi ad aver “chiuso la porta con sua figlia dentro, non noi. E se è colpa nostra è anche colpa loro che non hanno segnalato”.