Il programma di Rai Uno, Estate in Diretta, ha intervistato nella giornata di ieri il farmacista e amico da una vita di Alessia Pifferi, la donna di 36 anni della provincia di Milano, da giorni in carcere in quanto accusata di aver ucciso la figlia di 18 mesi dopo averla lasciata sola in casa per sei giorni. L’uomo, interpellato dal programma del primo canale, ha spiegato: “Io la conosco da vent’anni, di questa persona esistono due personalità, prima del divorzio e post divorzio. Da tutte e due – spiega – emerge una difficoltà caratteriale, nulla di patologico, una difficoltà ad interloquire con le altre persone”.



Il farmacista e amico racconta di una donna ai margini della vita sociale del paese, a differenza invece delle sue coetanee e della altre donne e madri: “Tutte le mamme – ha proseguito l’amico – sono coese, sono amiche e si frequentano, lei amava un po’ estraniarsi da questa cosa, amava l’amicizia di persone un po’ più anziane”. Quindi l’uomo si pone delle domande lecite: “Questa bambina non veniva seguita da un pediatra, non vedeva che era denutrita?”. Non è comunque da escludere che la madre non portasse regolarmente la figlia dal dottore, proprio per via dell’astio nei suoi confronti, emerso dai recenti interrogatori.



ALESSIA PIFFERI: PARLA L’AMICO FARMACISTA

Quindi il farmacista ha concluso: “Lei è diventata al centro dell’attenzione, si sentiva corteggiata, cosa che non aveva prima, e questa l’ha portata ad una sua bolla”. Estate in Diretta ha intervistato anche la madre della donna nonché nonna della piccola vittima, che ha però chiesto po’ di silenzio, volendosi solo concentrare sul dare una degna sepoltura alla sua nipotina di 18 mesi.

Ora sarà fondamentale l’esito dell’esame autoptico per capire come sia realmente morta la piccola Diana: bisognerà infatti escludere che Alessia Pifferi abbia “drogato” la figlia prima di andarsene per sei giorni. Il dubbio è venuto dopo che è stata trovata una boccetta di tranquillanti a fianco del biberon.