Storie Italiane torna ad aprire con il caso di Alessia Pifferi, la donna condannata all’ergastolo per aver lasciato morire la figlia Diana di 18 mesi. Ieri si era diffusa la notizia di un suo tentato suicidio e stamane il talk di Rai Uno ha avuto in collegamento l’avvocato della donna, Pontenani, ma anche il legale De Mitri, della famiglia Pifferi: “Non c’è mai stata nessuna esultanza dopo la sentenza, c’è un video su TikTok molto documentato, alla lettura della sentenza si vede Viviana Pifferi che tocca la mia mano poi abbraccia il figlio e si mette a piangere, nessuna esultanza”.
Il video viene mandato in onda anche da Storie Italiane e si vede benissimo che Viviana non esulta ma piange. “Il video è chiarissimo – aggiunge De Mitri – non c’è da aggiungere altro, non vedo chi ha esultato, E’ una pena gravissima per qualunque persona e reato, non vedo l’esultanza dov’è, non ci poteva essere esultanza”.
ALESSIA PIFFERI, DE MITRI: “OFFESO DALLE PAROLE DELLA PONTENANI”
Di nuovo l’avvocato: “Mi sono sentito offeso dalle parole dell’avvocato, non è vero che abbiamo esultato, non si è mai girata nel vedere cosa è successo, il video l’abbiamo visto tutto. Comunque il problema non è la reazione della famiglia, nessuno è contento per una donna di 38 anni che va all’ergastolo”.
Sul malore di Alessia Pifferi: “Ho saputo ieri mattina ciò che è successo da un giornalista, avremmo dovuto fare un collegamento con la Pontenani poi mi è stato detto che l’avvocato era corso in carcere perchè la sua cliente non stava bene. Nessuno dei famigliari ha mai chiesto un permesso di colloquio con Alessia Pifferi. Fino ad ora la famiglia non ha avuto alcun contatto con Alessia Pifferi, so che l’unico riferimento è l’avvocato Pontenani”.
ALESSIA PIFFERI, DE MITRI: “GIUSTA CONDANNA ALL’ERGASTOLO”
L’avvocato De Mitri ha proseguito dicendo: “Crediamo che la condanna all’ergastolo sia giusta, gli elementi erano tutti orientati verso l’omicidio, non abbiamo idea di pensare che sia stato commesso un altro reato”. In studio a Storie Italiane Massimo Lugli, che un po’ controcorrente si dice contrario alla decisione di condannare all’ergastolo Alessia Pifferi: “Non c’è stata ne giustizia ne verità con questa sentenza, questa donna andava condannata, magari a 30 anni, e poi curata. E’ una donna che non è normale, ha partorito in casa senza sapere di essere incinta. Non si può dire, ‘va bhe tanto c’è l’Appello’, questa sentenza deve essere trattata come definitiva e tombale. E’ questa la giustizia che vogliamo in Italia? Io no”.
Parole che fanno senza dubbio riflettere quello del noto cronista di cronaca nera, tenendo conto di quanto il caso Alessia Pifferi abbia spesso e volentieri diviso su chi puntava il dito in maniera assoluta contro la donna e chi invece ha sottolineato come la condannata forse non fosse in grado di fare la madre. Viviana Pifferi, sorella di Alessia Pifferi, ha chiosato: “L’ergastolo l’abbiamo noi in casa, ancora una volta abbiamo ancora il dito puntato contro di noi”.