Alessia Pifferi, l’avvocato: “La perizia stabilisca se è un mostro o una donna con difficoltà”
Alessia Pontenani, avvocato di Alessia Pifferi, ospite di “Ore 14” spiega: “Nella prima perizia non è stata valutata la documentazione che io sono riuscita a reperire solo a istruttoria conclusa. Quindi è giusto, secondo me, che qualcuno la valuti. Poi magari verrà valutata e verrà fuori che Alessia Pifferi è un genio e ci ha ingannati tutti quanti. Ma credo invece che questa documentazione vada valutata per capire se questa donna sia davvero un mostro o una donna con delle difficoltà per le quali non è riuscita a gestire la maternità, cosa che capita purtroppo frequentemente”.
Secondo l’avvocato, “non c’è stato un dolo diretto. Lei non voleva uccidere la bambina. Questo è servito anche nella sentenza per non dare la premeditazione. C’è il dolo eventuale: ha accettato il rischio che questa cosa sarebbe potuta succedere. La sentenza dice che lei avrebbe accettato il rischio che la bambina morisse”. Replicando al fatto che non si può parlare di rischio, visto che la bimba è stata lasciata sola per una settimana, lei replica: “Lei credeva che stesse bene. Lo aveva già fatto in passato, anche se per due giorni. Noi non abbiamo idea di come stesse la bambina“.
Alessia Pifferi, una nuova perizia psichiatrica in vista dell’appello?
Alessia Pifferi, donna che ha lasciato la propria figlia di soli 18 mesi sola in casa per sei giorni, non avrebbe avuto intenzione di uccidere Diana, almeno secondo l’avvocato, Alessia Pontenani. Secondo la legale, la donna non avrebbe avuto contezza del fatto che avrebbe trovato la figlia morta una volta tornata a casa. La difesa spera ora in una nuova perizia psichiatrica che tenga conto delle difficoltà della donna non rilevate nella prima. In vista dell’appello, dunque, potrebbero esserci delle novità importanti.