Quarto Grado è tornato sul caso della piccola Diana, la bimba di 18 mesi abbandonata dalla madre Alessia Pifferi e morta di stenti. Il programma di Rete 4 condotto da Gianluigi Nuzzi ha intervistato in diretta tv i due avvocati di Alessia Pifferi, a cominciare da Solange Marchignoli, che ha spiegato: “Alessia allo stato non ha alcuna consapevolezza di quello che è successo, mi racconta questa storia come una storia lontana da se, come una storia in terza persona, e che riguarda una bimba”.
“Mai le ho sentito dire ‘mia figlia’ – ha proseguito il legale – tramite quando dice che le manca. Mi dice che guarda la tv e che apprende le notizie dai giornali ma di leggerla come un qualcosa che è lontana da se, tranne alcuni momenti in cui ci sono parole chiave che la toccano e allora crolla in un pianto incredibile e in carcere hanno una buona assistenza. Quando la signora manifesta emotività c’è una equipe di psicologi”.
ALESSIA PIFFERI, L’AVVOCATO LUCA D’AURIA: “VI ACCORGERESTE DELLA REALTA’ DIVERSA SE POTESTE INCONTRARLA”
Così invece l’avvocato Luca d’Auria, che cerca di far capire al pubblico di casa come stiano realmente le cose, a sentire i due legali, completamente diverse da quelle descritte sui media: “Vi proporrei di sentire ed incontrare la signora Alessia Pifferi – esordisce il legale – anche se non è possibile, ma vi accorgereste che la realtà è diversa. Noi ci troviamo di fronte ad una persona che certamente ha sbagliato se lo dirà il processo ma come diceva la collega è faticosissimo rendersi conto che quello che il racconto comune dice è così diverso da quello che racconta la signora”.
Il programma di Rete Quattro ha mandato in onda anche una breve conversazione della donna con il suo avvocato, dopo che Alessia Pifferi è stata incarcerata. In alcuni passaggi lei dice: “Mi sento demoralizzata, traumatizzata, spaventata”, e ancora: “Qui non è un bel posto, come passo le giornate? Guardo la tv leggo, e prendo una boccata d’aria quando posso”.