A Storie Italiane si torna a parlare del caso di Alessia Pifferi, in carcere dopo la morte della figlia, la piccola Diana, lasciata da sola in casa per diversi giorni, fino a che non è deceduta. Il programma di Rai Uno ha fatto ascoltare alunci messaggi vocali inviati da Alessia Pifferi all’amica, “Audio con cui capire che tipo di personalità aveva questa donna”, commenta Eleonora Daniele: “Non sono ritardata di cervello, sono ancora in me. Questa qui si è mangiata un pacchetto di biscotti, io ho appena fatto colazione”, e ancora: “Adesso prepariamo qualcosa da mangiare, ma io sono a posto, ho appena fatto colazione”.



Quindi un’altra nota in cui Alessia Pifferi parla probabilmente di una storia con un uomo: “Lo vedo più distaccato del solito, ci siamo scritti varie volte, ci siamo sentiti all’una ma lo vedo più asciutto degli altri giorni. Gli ho detto che si stava legando alla bimba e che la bimba si stava legando a lui quindi non voglio vedere la bimba soffrire, ho bisogno di capire se sei pronto per iniziare una storia nuova, ma ho bisogno di capire, è inutile andare avanti a vedersi”. Quindi ha spiegato: “Non voglio spaccare il cuore di mia figlia, l’ho vista soffrire troppo, quindi fammi capire cosa vuoi fare, qua non è un gioco, sono stufa di essere presa in giro”.



ALESSIA PIFFERI: “UNA PERSONALITA’ MANIPOLATRICE”

In studio commentano: “Una personalità vulnerabile e in grado di manipolare la situazione come quando utilizza la figlia in maniera strumentale per fare stare questo uomo più vicino a lei perchè si sta affezionando alla bimba. E’ un modo un po’ perverso, lo si rende colpevole della sofferenza inflitta alla bimba. Una situazione in cui si intravede non l’interesse prioritario per la bimba ma l’utilizzo della bimba per arrivare al rapporto con quest’uomo”. Storie Italiane ha mandato in onda anche le parole di un’amica di Alessia Pifferi “Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe successo quello che è accaduto. Secondo me è ignorante e diabolica ma pazza non è. Una persona di 36 anni la vogliono far passare come pazza? Lei sta recitando, ribalterà tutta la frittata sugli altri, tutto è tranne che pazza”.



In collegamento anche l’ex avvocatessa di Alessia Pifferi, Solange Marchignoli: “Io l’ho conosciuta nelle prime battute, a fine luglio, una signora che mi raccontava una storia ma come strategia difensiva avevamo escluso la possibilità di chiedere una perizia in quanto secondo noi era capace di intendere e volere. Confrontandoci con il Gup di allora una simile richiesta sarebbe stata un boomerang. Non voglio dire che sta recitando, sarebbe un connotato negativo, dobbiamo ricordare che gli avvocati penalisti preparano i clienti all’esame”. L’ex avvocato di Alessia Pifferi ha aggiunto: “Era una persona esistenzialmente sola con una sete incredibile di nucleo famigliare, lei cercava come molti alla sua età di avere contatti per trovare qualcuno che potesse prendersi carico di lei e della bambina, lei ha sempre dichiarato di essere mamma”.