A Quarto Grado va in onda una parte della testimonianza della mamma di Alessia Pifferi, Maria: “Lei durante il Covid bazzicava su siti per andare con uomini che non conosceva. Io l’ho rimproverata dicendole che non sapeva chi si sarebbe trovata davanti. Ho sempre dato a lei tutta la disponibilità. È questa la rabbia che ho dentro. Non le ho mai negato niente. Le ho sempre dato la massima fiducia. Faceva quello che voleva. Lei ha conosciuto un uomo di Bergamo, ha piantato tutto come era e se ne è andata con questo uomo di Bergamo, un certo Mario”.
Alessia era già incinta quando ha conosciuto l’uomo: “Hanno vissuto lì per qualche mese, dopo è tornata a casa mia. Io pagavo tutto e insistevo per trovare il papà. Lei mi ha mandato le foto con la limousine e io le ho chiesto ‘Ma sei scema?’ e chiedevo dove fosse la bambina e mi diceva che era a casa con la babysitter. Ho visto la piccola in videochiamata fino al giorno in cui lei è andata al mare. Come fai a fregartene di una figlia?”.
La rabbia della sorella
In Tribunale è stata sentita anche la sorella di Alessia Pifferi, Viviana: “Ho detto le stesse cose che ha detto lei. Questa è la verità. Mia mamma l’ha sempre aiutata, non so perché questa cosa di nasconderle tutto. Alessia quando le facevi un’osservazione ti attaccava, per quello mi sono distaccata. Questa bambina era a casa da sola… Che rabbia. Il mio sguardo con quello di Alessia si è incrociato: mi guardava e piangeva. È un pianto perché si è resa conto di aver perso tutto quello che poteva avere”.
Anche l’ex compagno, in Tribunale, rivela di aver ricevuto bugie su bugie da Alessia. L’uomo, 57enne, racconta: “Mi diceva che lavorava in smartworking, che faceva la psicologa infantile”. La donna faceva anche delle sorprese all’uomo: “Un giorno mi è venuta a prendere con la limousine”. L’uomo svela poi: “Quando è venuta da me mi ha detto che Diana era al mare con la sorella”. Già quattro volte, prima dell’ultima fatale, la bambina era rimasta sola. Quando Diana è nata in casa, Alessia aveva chiamato proprio l’ex compagno: “Ha partorito lì e poi abbiamo chiamato il 118”. Dopo il rientro a Milano e il ritrovamento del corpo senza vita di Diana, la donna ha chiamato proprio il compagno: “Mi ha detto che la babysitter non c’era e che non era vero che fosse andata al mare con la zia. Mi ha distrutto, è come se fosse morta mia figlia”.