Il caso di Alessia Pifferi al centro dei servizi della puntata di ieri sera di Quarto Grado. Il programma condotto da Gianluigi Nuzzi ha intervistato l’ex parroco della stessa Alessia, di recente condannata all’ergastolo, Don Agostino Brambilla: “Certamente è un orrore quello che lei ha fatto, per trovare un fidanzato… ma ad un certo punto le cose sono state più grandi di lei ed è successo, non poteva più salvare l’uno e l’altro”.
E ancora: “Il verdetto dei giudici? Penso che siano stati presuntuosi, una parola brutta, persone che giudicano gli altri con uno schema, la presunzione di dire che le cose devono essere per forza così perchè il mondo deve essere per forza così, secondo me il mondo è ancora un po’ bambino”.
ALESSIA PIFFERI, L’EX PARROCO: “SUA MAMMA L?HA PROTETTA TROPPO…”
L’avvocato Pontenani nella sua arringa ha detto che in fondo Alessia Pifferi è stata abbandonata da piccola: “La mamma di Alessia non l’ha abbandonata ma protetta, però in modo non giusto a mio avviso, la protezione che impedisce ad una bambina di crescere. Lei si è definita il Pulcino Nero? Spero che da quel pulcino si risvegli, Alessia è un pulcino che vale”.
Cosa si può fare adesso per Alessia Pifferi? “Adesso ci sarà una seconda chiamata del processo e spero che questa seconda chiamata risvegli la coscienza della società, io andrò a trovarla, perchè le voglio bene, era una ragazzina speciale e bellissima”. Nel corso della puntata è stata ospite di Quarto Grado l’avvocato Pontenani, legale difensore di Alessia Pifferi, che ha sempre difeso a spada tratta la sua cliente convinta che la stessa sia stata in qualche modo lasciata sola, e non si sia resa conto di quello che stesse commettendo, ma certamente non voleva uccidere la piccola Diana lasciandola sola in casa.
ALESSIA PIFFERI, L’EX PARROCO E L’AVVOCATESSA A QUARTO GRADO
Ieri la legale ha aggiunto, parlando in diretta televisiva sul quarto canale: “Io ho sbagliato qualcosa? Si forse non dovevo andare in televisione”, parole che la stessa legale aveva lasciato intuire anche durante la sua arringa: “Nel processo mediatico c’è stato un vantaggio, il vantaggio è stato che sono stata aiutata, il lato negativo è stato rendere tutto pubblico e quindi tutto un interesse morboso verso questa donna, i messaggi, i video, c’è stato un interesse morboso verso le foto in desabille, un interesse morboso, sto parlando in generale del processo mediatico, quindi forse quello è l’unico errore”.
C’è stata un’americanizzazione nell’aula? Domanda Gianluigi Nuzzi, il conduttore di Quarto Grado, riferendosi al processoa su Alessia Pifferi che è stato un po’ show, proprio come si vede nei film americani: “Questo non lo so, io ho indossato gli occhiali in aula perchè leggo, il pm ha usato delle parole molto forti e a me è spiaciuto, Beccaria si sta rivoltando nella tomba quando ha detto che la pena deve essere sofferenza, la pena deve essere educativa, altro che sofferenza”.