La nota criminologa Anna Vagli, esperta ed opinionista ospite spesso e volentieri di varie trasmissioni televisive, è stata in collegamento ieri sera con il programma di Telelombardia, Lombardia Criminale, per parlare del caso di Alessia Pifferi. Il riferimento è alla donna del milanese che si trova attualmente in carcere dopo che la figlia di 18 mesi è stata trovata senza vita in quanto sola in casa: la madre l’aveva lasciata da sola per sei giorni per raggiungere il compagno.



Le ultime novità inerenti la vicenda raccontano di una richiesta di perizia psichiatrica da parte degli avvocati di Alessia Pifferi, e a riguardo Anna Vagli ha commentato: “Richiedere la perizia psichiatrica rientra nel suo diretto, ma io parto da un dato che è certo: lei ha dichiarato che sapeva che la bambina poteva morire, quindi ha lucidamente accettato il rischio di far morire sua figlia perchè voleva a tutti i costi una relazione al punto da accettare che la figlia morisse di stenti”. Secondo Anna Vagli, come spiega a Telelombardia, Alessia Pifferi è quindi gravemente responsabile di quanto accaduto: “E’ una donna egocentrica, bugiarda – ha poi proseguita l’esperta di crimini – arrivata a far morire sua figlia senza sporcarsi le mani, tutto per una relazione”.



ANNA VAGLI: “ALESSIA PIFFERI ERA PERFETTAMENTE CONSAPEVOLE DEI RISCHI”

Quindi ha ribadito il concetto: “Era perfettamente consapevole di non volere quella figlia e andava in giro a raccontare di essere una psicologa infantile quasi come se si volesse giustificare rispetto ai deficit materni che era consapevole di avere”.

Anna Vagli ha proseguito il suo intervento sul caso di Alessia Pifferi e della piccola Diana spiegando: “La perizia fugherà i dubbi sul suo stato ma a mio avviso io vedo una lucida scelta, tanto è vero che aveva inventato scuse al compagno, lì c’è la malvagità”. Chiusura dedicate alle famose benzodiazepine trovate in casa al momento del decesso della piccola Diana: “Se vengono trovate benzodiazepine nel biberon sarebbe premeditazione e per lei potrebbe mettersi molto male, non so fino a che punto possa averla in qualche modo sedata, ma resto convinta che la decisione di lasciarla morire sia stata lucida e non dettata da alcuna incapacità”.