Alessia Pifferi, a processo con l’accusa di aver ucciso la figlia di 18 mesi, secondo la sua famiglia non avrebbe alcun deficit cognitivo e sarebbe semplicemente una bugiarda. La sorella, Viviana Pifferi, ha ricalcato più volte il suo punto di vista in tv sostenendo che la 38enne sia solita creare castelli di menzogne per arrivare ai suoi scopi, una posizione respinta con forza dalla difesa della donna che la ritiene incapace di organizzare la sua vita sia in ambito sentimentale che rispetto ai suoi doveri di madre. Alcuni audio inediti, diffusi dalla trasmissione Iceberg di Marco Oliva, in onda su Telelombardia, sembrerebbero rafforzare la lettura dei familiari rimandando a un presunto tessuto di bugie portato avanti con destrezza nelle settimane precedenti alla morte della piccola Diana, la figlia di Alessia Pifferi che la stessa avrebbe fatto morire di stenti abbandonandola nella sua casa milanese per una settimana nel luglio 2021.



In un passaggio di un messaggio vocale che Alessia Pifferi avrebbe inviato a un’amica prima della tragedia, quando organizzava un incontro galante con il compagno, si sente pronunciare una frase che sembrerebbe smontare  una delle tesi che ha sostenuto da sempre: l’identità del padre di sua figlia sarebbe ignota. Nel messaggio in questione, fatto ascoltare per la prima volta al legale dell’imputata, l’avvocato Alessia Pontenani, proprio nello studio del programma tv, Alessia Pifferi dice di essere stata contattata dopo molto tempo dal papà della bimba.



L’audio inedito di Alessia Pifferi sul padre di Diana prima della tragedia: “Si è rifatto vivo…”

Alessia Pifferi, nelle settimane precedenti alla morte di sua figlia, avrebbe chiesto consiglio a un’amica sull’abbigliamento da indossare in occasione del suo appuntamento con il compagno appena riconquistato, qualcosa che lo facesse “rimanere a bocca aperta”. I suoi dubbi erano incentrati sull’ipotesi di mettere un vestito corto e tacchi a spillo 12 cm oppure un “abito lungo sexy”. Alla stessa amica avrebbe poi raccontato di alcune vicende sentimentali che avrebbero tirato in ballo il padre della piccola Diana, di cui finora ha sempre detto di non conoscere l’identità. 



Adesso ne sto mandanto a cag**e un altro, che era rispuntato fuori dopo 5 mesi, 6 mesi, quello che non ti ho detto, uno lì… il papà della bimba. Spunta fuori… ‘Andiamo a cena’, e poi oggi neanche si fa sentire. Ma vattene a fan**lo. La macchina con l’autista arriva qui, faccio la doccia (…), tu cosa dici? Vestito lungo sexy o corto coi tacchi? Consigliami tu l’abbigliamento giusto per farlo restare così, a bocca aperta, ah!“. L’avvocato di Alessia Pifferi sostiene che si tratti di audio che ricalcano il carattere profondamente infantile della sua assistita e, ancora una volta, la sua incapacità di decidere per sé.