Alessio Boni a tutto tondo a Oggi è un altro giorno. Il celebre attore ha esordito parlando del ritorno de La compagnia del cigno: «Il mio personaggio prende questi ragazzi come figli, ma non è di fronzoli, va dritto allo scopo. Lui vuole andare dritto sulla musica». Poi una battuta sui suoi genitori, a partire dal padre: «Mio padre non era così con me, era di pochi fronzoli con me come tutti gli orobici. Ruvidi ma veri, serve per crescere».



Poi, passando alla fortunata carriera, Alessio Boni ha ripercorso la sua adolescenza: «A me non piaceva fare il piastrellista e lavorare con mio padre, ad un certo punto ho detto basta. Ho fatto tantissime robe, ho girato il mondo. Ho fatto prima il poliziotto, poi sono andato a San Diego per imparare l’inglese. Dopo sei mesi sono tornato indietro, avevo fatto qualsiasi cosa per mantenermi, e tornare a Villongo è stato un trauma. E’ passato un amico a casa mia per segnalarmi un lavoro da animatore. Mi hanno preso ed ho scoperto che mi piaceva».



ALESSIO BONI A OGGI É UN ALTRO GIORNO

Nel corso della lunga intervista rilasciata a Oggi è un altro giorno, Alessio Boni ha raccontato i suoi inizi nel mondo dello spettacolo: «Mi piaceva coinvolgere la gente, come una sorta di terapia di gruppo. Mi piaceva coinvolgere l’anima dell’altro. Da lì ho tentato di fare l’attore. All’Accademia avevo come maestri Masina, Bolognini e Comencini, ero un incosciente. Ne prendevano dieci e sono arrivato undicesimo. Ma non sapevo nulla, non avevo i codici. Poi ho iniziato a studiare, ho ricominciato a recuperare tutto».

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