Alessio Boni torna in tv per interpretare Giorgio Ambrosoli, l’avvocato assassinato l’11 luglio del 1979 dopo che aveva scoperto irregolarità nei conti e che i libri contabili della Banca Privata Italiana di Michele Sindona erano stati falsati. Una scoperta che paga a caro prezzo visto che viene ucciso con tre colpi di pistola a Milano. L’attore Alessio Boni parlando dell’avvocato ha dichiarato: “Lo Stato lo ha lasciato solo quando ha scoperto il marcio, un 40enne, nel pieno della vita, con una famiglia, tre figli, che ha ricevuto minacce… eppure ha mantenuto fede alla propria etica professionale”. Boni, intervistato da Leggo, ha raccontato in che modo ha approcciato alla storia di Ambrosoli: “ho studiato moltissimo un’intervista di una tv svedese, per cogliere i suoi atteggiamenti, ad esempio come teneva le mani. Ho poi parlato molto con la moglie Annalori e il figlio Umberto, che mi hanno raccontato la sua schiena dritta, il suo modo di parlare, il tono di voce mai alto. Aveva un respiro interiore, da samurai”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Alessio Boni: “All’inizio non volevo farlo, poi…”

Un altro compito difficile per Alessio Boni, che si conferma così uno degli attori più interessanti per l’emittente pubblica e per il pubblico italiano. L’artista avrà il compito infatti di interpretare l’avvocato milanese protagonista del docufilm Giorgio Ambrosoli – Il prezzo del coraggio, in onda nel prime-time di Rai 1 di oggi, mercoledì 18 dicembre 2019. “All’inizio non volevo farlo, poi ho letto il libro di Umberto, di Stajano, non sono riuscito ad uscirne”, dice Boni durante la conferenza stampa. “Lui non era un poliziotto, un carabiniere o un magistrato. Era un avvocato che, pur capendo i rischi, ha fatto quello che doveva solo per etica, perchè era suo dovere. Un uomo esemplare”. L’attore ricorda di aver sentito la storia di Ambrosoli fin da bambino. “L’unica cosa che sapevo è che c’era quest’uomo che era stato ucciso dai cattivi”, aggiunge. “Non sono neanche un’unghia di quest’uomo”, specifica poi spiegando come mai all’inizio si sia ritrovato a pensare di non accettare il ruolo. “Mi ha dato una lezione di etica spaventosa”, dice ancora, “mi è rimasta questa forma di coraggio meravigliosa, potente. Mi ha fatto un regalo enorme, guai se non avessi interpretato questo personaggio”.



Alessio Boni è Giorgio Ambrosoli: un 2019 fatto di soddisfazioni

Il 2019 ha regalato tante soddisfazioni ad Alessio Boni e non solo a livello lavorativo. Presto nascerà il suo primogenito, frutto del suo amore con Nina Verdelli, la compagna che ha al suo fianco da quattro anni. Niente nozze però: “Un amore talmente forte, pieno, vivo, che non ha bisogno di niente”, dice l’attore al settimanale F, “più potente di qualsiasi contratto. Anche Nina non ne ha necessità, la pensa come me”. Tutto però è possibile: se la compagna un giorno cambiasse idea, Boni non esiterebbe a chiedere la sua mano. A 53 anni d’età, l’artista crede di sentirsi già padre a tutto tondo. Impossibile per lui non commuoversi al solo pensiero di “quel fagiolino che cresce nella pancia di Nina”. Nei prossimi giorni, Boni sarà inoltre impegnato nella piece teatrale Don Chisciotte diretta da Francesco Niccolini, dove lo vedremo nel ruolo del protagonista. Per prepararsi a questo ruolo, svela a Domani Press, l’attore si è rivisto tutte le versioni dello spettacolo, da quella comica con Franco e Ciccio fino al film di Orson Wells, rimasto incompiuto. “A teatro mi faccio trascinare dalle emozioni ed accade sempre ad ogni replica, come fosse la prima volta. Quando interpreto Don Chisciotte mi immergo totalmente nella sua realtà aiutato dai costumi di scena e dalle luci”, confessa.

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