Gli echi della terribile morte di George Floyd e delle clamorose proteste nate grazie al movimento “Black Lives Matter” hanno colpito l’opinione pubblica italiana e, tra personaggi pubblici e associazioni, in molti hanno partecipato all’ondata di indignazione che grazie ai social corre alla velocità della luce. E negli ultimi giorni un contributo è arrivato pure da Alessio Boni, col 53enne attore originario di Sarnico che in un breve monologo web in diretta sul suo profilo ha ricostruito a suo modo gli ultimi minuti di vita dell’uomo afroamericano ucciso da uno degli agenti della polizia di Minneapolis (USA). Tuttavia, come spiega il critico cinematografico Marco Giusti su Dagospia, l’esito della prova dell’attore televisivo ma noto pure a teatro non è esattamente da ricordare e sulla stessa linea d’onda ci sono anche alcuni suoi follower. “Dovete assolutamente vederlo questo capolavoro” spiega Giusti a proposito del video in cui Boni interpreta Floyd.



ALESSIO BONI E IL MONOLOGO SU GEORGE FLOYD

“Non riesco respirare amico, aiuto” dice Alessio Boni a beneficio della webcam per quella che secondo Giusti è già un video di culto per i social. Nonostante infatti l’attore bergamasco fosse animato dalle più nobili intenzioni, la sua ‘resa’ di George Floyd ha fatto sorridere più di qualcuno, forse per via del tono della voce che prova a imitare il soffocamento o la troppa enfasi data a una scena comunque già drammatica di suo. “Ti prego, non riesco a respirare, mer***a” dice Boni con un filo di voce, mentre imita Floyd che invoca la mamma e forse un po’ teatralmente fa diventare gli ultimi minuti di vita dell’uomo troppo ‘verbosi’. Nel video Boni trattiene anche il fiato simulando l’asfissia della vittima e diventando anche rosso. “È il pessimo mondo del cinema italiano che me lo ha segnalato” si è difeso Giusti nella sua rubrica, spiegando che l’attore, a sua insaputa, ha dato origine a un capolavoro a suo modo, dato che sembra “stia morendo come se fosse un film italiano diretto da un regista italiano”. E non fate fare i nomi a Giusti dei registi a cui si riferisce, chiede il critico per pietà…



Leggi anche

Alessio Boni: "Siamo tutti parte del patriarcato, va accettato per cambiare"/ "Violenza mi indigna"