Alessio Gatti era il figlio di Stefania Picasso e Franco Gatti, membro della storica band italiana Ricchi e Poveri. La donna sarà una delle ospite della trasmissione Verissimo, programma in onda sabato 19 Ottobre 2024. La coppia ha perso il giovane ragazzo quando questi aveva solo 22 anni e questa tragedia ha segnato inesorabilmente tutta la loro vita. I due più volte ne hanno parlato e questo lutto ha segnato in particolare l’uomo, scomparso poi due anni fa.



Alessio Gatti mori’ a soli 22 anni mentre suo palco stava per salire sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo. Un vero dramma, il ragazzo aveva problemi con l’alcol da tempo ma mori’ per droga, trovarono in casa il ragazzo a terra con un mix composto da psicofarmaci, una bottiglia di vodka e polvera bianca, poi evidenziata come eroina.



Fin dall’inizio Franco e la moglie chiarirono che si trattava di una prima assunzione e dopo l’autopsia anche la Procura di Genova gli diede ragione. Il giorno della sentenza l’uomo parlò: “Ero certo che mio figlio non era tossicodipendente, non c’è niente che mi consoli ma in molti mi sono rimasti vicini consapevoli di questa cosa e senza trarre conclusioni”, concluse l’ex cantante dei Ricchi e Poveri.

Franco Gatti e la morte del figlio Alessio: un dolore mai sopito e la verità svelata dopo mesi

La morte di Alessio ha segnato Franco che decise di lasciare i Ricchi e i Poveri e dedicarsi solo alla famiglia. L’uomo – successivamente – spiegò che aveva perso la gioia di salire sul palco e per questo motivo arrivò a questa decisione. Fece uno strappo alla regola solo nel 2020 per una Reunion con i vecchi partner.



Intervenuto in una puntata di Storie Italiane Franco raccontò: “Mio figlio beveva molto ed è stata la sua disgrazia. Ha fatto una ca**ata quella volta e gli è costata la vita. Io sento mio figlio ancora vicino e credo che ci rincontreremo”, diceva poco prima della sua morte. Un legame eterno con i due che magari si sono ricongiunti post mortem.

Non si conosce molto della vita di Alessio, sappiamo che non aveva gran voglia di studiare ma il padre lo ricorda come molto intelligente: “Era un ragazzo incredibile, con grande genialità ed apprendeva subito tutto. Ricordo che io giocavo in Borsa, lo feci per sei mesi e dopo un pò apprese subito e divenne migliore di me. Era sicuramente un tipo particolare”. Un dolore che ha segnato la vita di Franco e di Stefania che probabilmente tornerà a parlarne in queste ore.