La morte di Alessio Vinci, giovane studente modello di 18 anni di Ventimiglia, iscritto al primo anno di Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Torino, è ancora avvolta nel mistero. Del caso tornerà ad occuparsi questa sera anche Chi l’ha visto, nell’ambito dello Speciale Estate 2019. Il ragazzo fu trovato senza vita lo scorso 18 gennaio ai piedi di una gru alta 50 metri a Parigi, in un cantiere nel quartiere Port Maillot. Come mai Alessio fosse lì e soprattutto perchè, non è mai stato chiarito. Si è parlato inizialmente di suicidio, poichè dai primi accertamenti il ragazzo sarebbe precipitato da un’elevata altezza, non avendo scampo. Ma le cose potrebbero essere andate diversamente e proprio nelle passate settimane il magistrato francese che sta seguendo a Parigi l’inchiesta sulla morte di Alessio Vinci, ha respinto la richiesta di archiviazione per suicidio avanzata dalla polizia. Un gesto importante, come sostenuto dal legale della famiglia Vinci, l’avvocato Marco Noto, il quale come riferisce Repubblica ha commentato: “Significa che si sono resi conto delle incongruenze e delle stranezze intorno alla morte di Alessio. Alla nostra richiesta di avere copia del dossier il magistrato ha risposto che le indagini proseguono per cui il fascicolo resta secretato”. Ma un secondo fascicolo sulla morte dello studente 18enne è stato aperto anche in Italia dove si indaga per istigazione al suicidio. In merito, cresce l’attesa per i risultati della perizia relativa alla seconda autopsia eseguita sul corpo del giovane e per quelli degli accertamenti tecnici su computer e smartphone.
LA MISTERIOSA SEQUENZA CRIPTATA
Attorno alla vicenda si sono accumulate le troppe e ingiustificate bugie di Alessio Vinci, dette non solo al nonno Vincenzo Ferraro, l’uomo che, dopo la morte della mamma, si è preso cura di lui, ma anche agli amici. Alessio partì da Torino per Parigi senza dire nulla a nessuno. Aveva forse un appuntamento? E con chi? Di certo c’è che dopo il suo arrivo nella capitale francese, il 18enne prese una stanza presso l’hotel Le Meridien Etoile. Alle 2 del mattino le telecamere della struttura lo immortalarono mentre lasciava l’albergo e poche ore dopo, all’alba, il suo corpo senza vita fu trovato da un operaio ai piedi della gru. Nella stanza d’hotel fu trovato un messaggio misterioso, probabilmente in codice e scritto in francese: “E.T.P. je sais CAM 381ASLCM”. Lo stesso fu fotografato con la webcam del computer usata come salvaschermo. Al momento non è ancora stata fatta chiarezza sui misteri che ruotano attorno a quel codice, nonostante le ipotesi avanzate anche dagli stessi spettatori di Chi l’ha visto siano state molteplici.
ALESSIO VINCI, VITTIMA DI UNO SCHERZO?
Dopo sette mesi da quella morte assurda, troppo velocemente fatta passare come suicidio, non è ancora chiaro cosa sia accaduto al brillante studente di Ingegneria Aerospaziale, Alessio Vinci. Ora però, spunta una possibile svolta legata ad un altro aspetto misterioso ovvero quello relativo ad una presunta vincita al Casinò. Secondo Il Secolo XIX, infatti, la storia di Alessio si intreccerebbe a quella di una falsa vincita al Casinò da 144 mila euro. Il giovane sbandierava con orgoglio quel bigliettino che avrebbe rappresentato la prova della vincita. Ma quello, secondo il quotidiano, altro non è che “un falso, anche grossolano, realizzato al computer, con i pixel sgranati”. E poi ancora il giallo del messaggio criptato, ritrovato nella camera d’albergo. Ma le prime lettere, ETP, Alessio le aveva incise col fuoco anche sotto la scrivania del suo alloggio universitario a Torino. Secondo esperti e specializzati di crittografia, quella sequenza non avrebbe alcun significato. Ciò avrebbe indotto ad una ipotesi choc: “Che sia stato vittima di un atroce scherzo, una burla che qualcuno (nella vita reale? sul web?) gli ha giocato. Convinto ad andare a Parigi per riscuotere la vincita presso una banca d’affari, vestito bene: lui compra una costosa giacca prima di partire a Torino. Convinto a prendere una camera a Le Meridien Etoile, dove si presenta senza aver prenotato”. E’ possibile che abbia davvero deciso di togliersi la vita dopo aver compreso, da solo, di essere caduto in una trappola?