La misteriosa morte di Alessio Vinci potrebbe essere vicina ad una svolta importante, come testimonia la trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto. Il ragazzo, che ha avuto un’infanzia complicata, senza genitori, soldi e con pochi amici, si era trasferito a Torino per studiare, ma poi, improvvisamente, ha deciso di partire per un viaggio verso Parigi nel 2019, dove si è infilato in un cantiere per buttarsi da una gru. L’unica testimonianza dell’accaduto è un messaggio in codice che ha lasciato nella sua stanza.



In un foglietto, in maniera confusa, con la penna tremante, Alessio Vinci ha scritto “E.T.P. CAM 381A2LCM Je Sais” (ovvero, io so), allegato ad una lettera in cui chiede a chiunque rinverrà il messaggio di “mostrarlo a tutti”. Nessuno è mai riuscito ad interpretare quel messaggio, quella sigla, scritta anche sotto la scrivania della camera d’albergo a Parigi con l’accendino e sul suo portatile, ma senza nessun tipo di indizio per comprendere cosa significhi. Poi, improvvisamente, ad agosto il nonno di Alessio Vinci, l’ultimo familiare stretto che gli era rimasto, è mancato, dando mandato ad un’avvocata e ad una studentessa perché risolvessero l’ultimo, grande, enigma del nipote.



Alessio Vinci: una possibile risposta al misterioso codice

Insomma, dal 2019 la morte di Alessio Vinci rimane un mistero, anche e soprattutto per via di quel messaggio, incomprensibile, lasciato da una persona descritta da chiunque la conoscesse come estremamente intelligente. Tutto ciò che è accaduto al ragazzo è un mistero, fin dal suo trasferimento nel torinese e, soprattutto, dai viaggi a Parigi. Nel capoluogo francese nessuno sa cos’ha fatto, sembrava essere solo ma da alcuni dati emerge come, probabilmente, potesse esserci qualcun altro con lui.

Ora, una piccola svolta nel caso di Alessio Vinci, che rimane comunque permeato di dubbi e misteri, potrebbe essere arrivato. L’avvocata Sara Vettori, infatti, spiega a Chi l’ha visto che ricostruendo i movimenti del ragazzo nei giorni precedenti alla morte tramite i suoi dispositivi tecnologici, ha scoperto un viaggio verso o vicino all’Eliporto Terre Plein di Larvotto (E.T.P.), vicino a Monaco, ennesima tappa misteriosa del suo ultimo viaggio, tappa vicina a dove Alessio Vinci ha raccontato, alcuni giorni prima, al nonno di aver vinto una grossa somma in un casinò, frutto però di una falsa ricevuta che ha creato lui stesso.



I misteri ancora aperti nel caso di Alessio Vinci

Insomma, seppur il codice di Alessio Vinci potrebbe avere una possibile interpretazione, rimangono aperti ancora tantissimi dubbi sulla sua morte. Non si spiega, per esempio, l’ampia disponibilità economica dello studente nei giorni prima di morire, oppure la lettera che voleva fosse ricevuta solo un anno dopo, ma mai spedita, o il messaggio in cui si scusa per il gesto, sottolineando che era una scelta necessaria, o ancora il viaggio probabilmente ipotizzato verso Las Vegas. Inoltre, il corpo di Alessio Vinci presentava alcuni segni sul cadavere, inspiegabili. Il caso in Francia è chiuso con l’ipotesi di suicidio, mentre in Italia si deciderà a breve se continuare le indagini.