Potrebbe essere arrivata la svolta nelle indagini sulla morte di Alessio Vinci, il 18enne suicidatosi nel gennaio 2019 a Parigi. Il 18enne, studente universitario di Ingegneria aerospaziale a Torino e considerato un genio della matematica, è stato rinvenuto senza vita sotto una gru alta 50 metri e sono sempre stati tanti i dubbi sui perché dell’estremo gesto. Come riporta il Corriere della Sera, è stato trovato il suo computer a casa del nonno Enzo, dove Alessio ha abitato dopo la morte della madre. A fare la scoperta è stato lo stesso parente, che l’ha rinvenuto in un armadio della camera da letto. L’avvocato Marco Noto ha evidenziato: «È il computer che ha usato almeno fino a fine dicembre, quando gli hanno regalato quello che poi è stato trovato a Parigi. Lì potrebbe esserci la chiave del mistero».
ALESSIO VINCI, LE INDAGINI PROSEGUONO
Il pubblico ministero di Roma ha chiesto di poter visionare il computer, senza dimenticare che i consulenti informatici hanno già analizzato il telefonino e l’altro pc di Alessio, quello regalato poco prima di andare a Parigi. E sono numerosi i dettagli che fanno pensare: il Corriere della Sera spiega che gli investigatori hanno trovato un enigma nella camera d’albergo che Alessio Vinci aveva preso per una notte a Parigi (costo di 461 euro). Ecco l’elenco di oggetti: una lettera d’addio scritta a mano in francese che inizia così: «Non vi dirò perché ho fatto quello che ho fatto…»; un foglio di carta con il codice «E.T.P. je sais CAM 381ASLCM», scritto al contrario e lasciato poi come sfondo dello schermo, con le stesse lettere – ETP – rinvenute sotto la sua scrivania di Torino; una sigla alfanumerica, S11900018, impressa su un cartoncino; due scatole vuote di Coumadin; una Marlboro.