Spara a zero contro Alex Belli l’ex fidanzata dell’attore di Centovetrine, Hellen Scopel. Parlando ai microfoni del settimanale di gossip Nuovo Tv, la stessa ha svelato alcuni retroscena, a cominciare dal vero nome dello stesso artista parmigiano: “Il nome d’arte gliel’ho dato io – Lui si chiama Alessandro Gabelli, troppo lungo. Ho creato un mostro!”, poi aggiunge: “La cosa più divertente è che ha copiato il mio curriculum. Ha scritto che ha studiato recitazione al Centro Teatro Attivo, la mia scuola, ma lui non ci era mai entrato!”.
Hellen Scopel è un’ex modella e un’ex attrice, finalista di Miss Italia nel 2006, e partecipante anche ad un’edizione di Uomini e Donne. I due hanno avuto una relazione quando erano molto giovani, visto che il primo incontro avvenne nel 2004, durante una festa. Alex Belli lavorava presso una radio di Parma, non era ancora famoso, e pare sia rimasto folgorato dalla bellezza di Hellen, chiedendole un’intervista. Dopo la chiacchierata lavorativa, il futuro attore avrebbe iniziato a corteggiare la ragazza per circa un mese fino a che i due non hanno iniziato a vedersi per poi fidanzarsi.
ALEX BELLI, LE ACCUSE DI HELLEN SCOPEL: “NON L’HO DENUNCIATO, ORA LO FAREI…”
Purtroppo fra i due non è sbocciato l’amore per sempre, anche perchè le accuse mosse dall’ex modella al concorrente del Grande Fratello Vip sono molto pesanti. Gossip e Tv a riguardo scrive: “A chiuderla è stata la giovane, oggi felicemente sposata con un altro uomo, in seguito ai tradimenti e ad alcuni comportamenti troppo aggressivi”, riportando poi anche le parole di Scopel: “Allora non l’ho denunciato, ora lo farei…”.
La loro relazione cessò, come detto sopra, anche per via di un tradimento di lui, scoperto dalla modella dopo un messaggio sospetto sul cellulare di Alex Belli. “Successivamente ha tradito Katarina proprio con me – ha raccontato ancora, riferendosi a Katarina Raniakova, ex moglie di Alex Belli – continuava a cercarmi e una volta ho ceduto. Mentre ero con lui Katarina continuava a chiamarlo. Non ho più voluto vederlo”.