Un album dedicato alla chitarra, il suo strumento preferito. Alex Britti protagonista di un disco interamente strumentale dal titolo “Mojo”, in uscita la prossima settimana. Intervenuto ai microfoni de Il Tempo, l’artista ha spiegato di aver detto basta ai tormentoni, realizzando un progetto che aveva in programma da diverso tempo: “Ne è nato un discorso chitarristico anche se ho cercato di non fare un album solo per chitarristi, è un disco suonato ma parecchi brani li puoi fischiare anche sotto la doccia”.



Alex Britti ha definito la sua nuova opera un disco di un chitarrista blues che ama la musica, “Mojo” del resto raccoglie le tante esperienze fatte all’estero da giovane: “Da ragazzo e non solo ho sempre respirato musica internazionale. E’ vero, vivere all’estero quando ero giovanissimo per me ha significato molto, è un’esperienza che allarga la testa e il cuore”. Nel dettaglio, l’artista ha messo in risalto la vicinanza a culture e mentalità diverse, fondamentali per ampliare gli orizzonti musicali.



ALEX BRITTI: “ANCHE NELLA MUSICA C’È FLUIDITÀ”

Domani Alex Britti sarà protagonista in concerto alla Casa del Jazz, un evento speciale secondo l’artista. Nessun tormentone come “La vasca”: “Non rinnego nulla, per carità, ma diciamo che non è il clima adatto”. Suonare nel tempio del jazz significa esibirsi in un contesto che più si avvicina a lui in questo momento, un posto “dove si fa cultura musicale anche con una programmazione molto coraggiosa”. Alex Britti ha poi parlato dei suoi progetti futuri, a partire dal calendario di concerti: “Partiremo con un lungo tour, ma devo dire che sto lavorando anche al mio prossimo disco cantato, di certo sarà un disco diverso dai precedenti perché dopo quest’esperienza molto è cambiato, si parla tanto di fluidità, diciamo che oggi siamo tutti più fluidi anche nella musica”.

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