Alex Britti è pronto a celebrare la lunga notte di Capodanno nel concerto – evento “L’Anno che verrà“, la tradizionale festa di Rai1 dedicata al Capodanno. Una grande serata fatta di musica, grandi ospiti, emozioni e sorprese per salutare il 2024 e festeggiare l’arrivo del 2025. Tra questi c’è anche Alex Britti, chitarrista e cantautore di successo che annovera tra le sue hit brani considerati degli evergreen della musica italiana come “Solo una volta (o tutta la vita)”, “Oggi sono io” e “La vasca”. Non solo la musica nella vita del chitarrista romano che, intervistato da gamberosso.it, ha parlato anche della sua grande passione per la cucina e il cibo. “Ho scelto la carriera musicale per andare in giro a mangiare e a bere nei posti buoni” – ha detto Alex che ha poi rivelato – “sono l’unico artista al quale le fan non lanciano oggetti personali sul palco ma lasciano una teglia di parmigiana!”.
La passione per la cucina e il cibo è nata in famiglia, visto che è cresciuto nella macellerei del papà dove peraltro ha lavorato per un certo periodo della sua vita. La tavola è sempre stata un momento di unione e condivisione come ha raccontato il cantante: “un rito nel quale mentre si mangiavano cose buone si discutevano i dettagli dei prossimi pranzi e cene”.
Alex Britti e la passione per la musica grazie al video Stevie Ray Vaughn
Alex Britti è un amante della buona musica, ma anche della buona cucina. Sia che si tratti di ristoranti sofisticati o trattorie locali, il cantautore non nasconde di essere sempre alla ricerca di posti genuini ed autentici. La passione per la musica è nata quando era giovanissimo guardando il video Stevie Ray Vaughn: “non lo conoscevo, ma il brano “Cold Shot” mi ha cambiato la vita”. Dopo averlo visto in tv si reca in un negozio di Trastevere per l’acquisto di un disco che ha imparato dalla prima all’ultima nota scoprendo così la sua passione per la musica. La sua vita cambia quando comincia a collaborare con Roberto Ciotti: “ho cominciato ad andare in tour e collaborare con lui, poi a girare per l’Europa con artisti blues, soprattutto con Louisiana Red”.
Infine parlando della musica di oggi ha detto: “odio le etichette: questo è pop, questo è jazz, questo è blues. Sono un musicista, un autore, mi sento – e devo sentirmi – libero di spaziare tra generi, creare contaminazioni… e divertirmi.”