Dietro la morte di Alex Marangon, il barista ventiseienne il cui cadavere è stato rinvenuto nel fiume Piave, potrebbe esserci un rito sciamanico. L’ultimo avvistamento del ragazzo in vita, come riportato da Ansa, risale infatti al 30 giugno, quando si trovava a una festa con amici all’abbazia di Vidor. È qui che secondo quanto ricostruito dagli inquirenti avrebbe ripetutamente bevuto una bevanda a base di ayahuasca e altre piante amazzoniche potenzialmente allucinogene.



Un decotto in questione, se assunto in dosi minime, provoca esclusivamente una lieve alterazione dello stato psichico della persona, ma all’aumentare delle quantità la situazione peggiora, al punto da non riuscire ad essere in sé e da provocare la morte. È quello che potrebbe essere successo proprio ad Alex Marangon, che già nel pomeriggio, quando era avvenuta la prima assunzione, aveva manifestato segni di instabilità, andando a fare il bagno nel fiume, controllato dagli amici. La seconda volta, invece, pare che questi ultimi lo abbiano lasciato andare da solo, ma cosa è successo dopo non è ancora dato saperlo.  



La famiglia di Alex Marangon non crede all’ipotesi del rito sciamanico

È ancora presto per dire se realmente dietro alla festa in cui ha perso la vita Alex Marangon ci fosse un rito sciamanico, ma a chiarire se a provocare la morte sia stata proprio la bevanda a base di sostanze allucinogene, magari in un mix con altre droghe, saranno i test tossicologici. L’attesa è grande per l’esito degli esami, che affiancheranno quelli autoptici, altrettanto importante. Alex Marangon infatti è stato ritrovato con un occhio tumefatto e una lacerazione nella regione addominale, che però potrebbero presumibilmente essere rispettivamente frutto di una caduta e di un morso di animale. La presenza o meno di acqua nei polmoni sarà determinante per prendere in considerazione l’ipotesi annegamento.



La famiglia resta dunque in attesa, ma crede poco allo scenario secondo cui dietro la festa in realtà c’era un rito satanico. È più probabile, secondo i genitori, che si sia trattato di un incidente.