Alex Pullin, snowboarder australiano due volte campione del mondo di snowboard cross e uno dei migliori interpreti degli sport invernali in Australia, è morto mentre stava facendo pesca subacquea in apnea. Pullin, nato il 20 settembre 1987 a Mansfield, nello stato australiano di Victoria, è deceduto vicino a una spiaggia della Gold Coast del Queensland, nel Nord dell’Australia. Lo snowboarder era soprannominato “Chumpy” e grazie ai suoi successi era stato il portabandiera dell’Australia alle Olimpiadi invernali di Sochi 2014. Pullin aveva rappresentato il suo paese nella disciplina dello snowboard cross anche alle Olimpiadi di Vancouver 2010 e di Pyeongchang 2018. Secondo quanto riportato dai media locali, Alex Pullin sarebbe stato trovato privo di sensi sott’acqua da un subacqueo che stava facendo un’immersione e poi sarebbe stato portato a riva dai bagnini. I paramedici sono poi intervenuti nel tentativo di rianimarlo, ma senza successo. Il comitato olimpico australiano ha così dato la notizia della morte di Alex Pullin, ricordando il suo grande carisma che lo portava naturalmente ad essere un leader, e il suo entusiasmo contagioso.



MORTO ALEX PULLIN: I NUMERI DELLA CARRIERA

Alex Pullin, morto oggi all’età di 32 anni mentre faceva pesca subacquea in apnea nella Gold Coast, ha dunque trovato la morte in mare ma è diventato famoso sulla neve, fatto piuttosto inconsueto nello sport australiano. Eccellente interprete dello snowboard cross, Alex Pullin vinse i Mondiali nella specialità a La Molina 2011 e conquistò un meraviglioso bis iridato a Stoneham 2013, poi conquistò anche un bronzo ai Mondiali di Sierra Nevada 2017. Lo snowboarder vinse anche due edizioni della Coppa del Mondo di snowboard cross proprio nel 2011 e nel 2013, che furono dunque senza ombra di dubbio le due stagioni migliori della sua carriera. In totale, in Coppa del Mondo Alex Pullin ha conquistato nove vittorie (la prima fu in Valmalenco nel 2010), oltre a quattro secondi e sette terzi posti, per un totale di venti podi. L’australiano dunque è stato un grande interprete della specialità che al femminile vede tra le sue regine la nostra Michela Moioli: gli mancava solo una medaglia olimpica, che gli è sempre sfuggita nella sua carriera. Poco tempo fa aveva annunciato il suo ritiro dall’agonismo, purtroppo invece oggi dobbiamo dare notizia della sua morte.

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