Alex Schwazer sarà una delle figure di grandi sportivi raccontate da Giampiero Mughini, nella puntata in onda in prima serata su Rete 4 di questa settimana di ‘Quelli della Luna’. Schwazer è stato marciatore olimpico, ma anche figura controversa per il coinvolgimento in questioni di doping mai del tutto chiarite. Soprattutto, non fu chiara la sua seconda squalifica, quella che gli impedì di gareggiare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, apparsa molto poco chiara nelle sue modalità. Schwazer fino al momento dello scandalo doping era rimasto una figura discreta nel mondo dell’atletica leggera e dello sport, anche se aveva fatto parlare la reazione avuta nel 2007 dopo il secondo bronzo Mondiale nella 50 km di marcia ottenuto ad Osaka. Schwazer era stato già bronzo ad Helsinki, ma nell’edizione giapponese si era reso protagonista di una rimonta che lasciava presagire che, se avesse creduto di più nei suoi mezzi e fosse scattato prima, l’oro sarebbe stato alla sua portata.
ALEX SCHWARZER: DAGLI ALTARI ALLA POLVERE
‘Una lezione che nessun allenamento può dare e che sfrutterò alle Olimpiadi’, disse Alex Schwazer facendo capire di essere potenzialmente in grado di fare grandi cose a Pechino. E così fu, con l’Italia, paese storicamente dotato di una grande tradizione nella marcia, che applaudì il trionfo dell’altoatesino nella 50 chilometri. Stavolta Schwazer fece tutto perfettamente, e in lacrime fu protagonista di un’intervista ricordata da molti, in cui disse: ‘Me lo merito perché non imbroglio, ve lo posso assicurare’. Un riferimento al duro lavoro per essere lì, ma quella vittoria rese lo schivo Schwazer un personaggio pubblico: la storia con la pattinatrice Carolina Kostner, pubblicità, un’attenzione che forse lo mise troppo sotto pressione. Ai Mondiali e agli Europei non riesce a bissare i trionfi olimpici, ma è alle Olimpiadi di Londra 2012 che arriva la clamorosa notizia: Alex Schwazer viene trovato positivo ad un controllo antidoping a sorpresa, viene squalificato per 3 anni e assieme a lui anche la compagna Carolina Kostner, per favoreggiamento (al momento del controllo avrebbe negato la presenza in casa del compagno).
ALEX SCHWARZER E LE OMBRE SU RIO DE JANEIRO
E’ dopo la squalifica che la storia di Schwazer si fa oscura. L’atleta altoatesino torna a correre con l’obiettivo di prendersi una importante rivincita alle Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro, e lo fa sotto la guida di Sandro Donati, da sempre in prima linea contro il doping nello sport. Nelle prove che precedono le Olimpiadi, Schwazer dimostra di avere tempi straordinari nelle gambe, ma il 21 giugno 2016 viene comunicata la positività a metaboliti di testosterone per un controllo del 1 gennaio che era inizialmente risultato regolare. Schwazer e Donati si opporranno sempre a queste accuse e il giornalista Nando Sanvito pubblicherà documenti che dimostrano come gravi manipolazioni sono state probabilmente compiute sui campioni di Schawzer, come dimostrato anche dalle rilevazioni dei RIS di Parma che attestano un’alta concentrazione di DNA sull’urina analizzata è risultata positiva. Tutto questo non fa tornare però indietro la IAAF dalla successiva squalifica di 8 anni che ha di fatto messo fine alla carriera di Alex Schwazer.