Il caso di Alex Schwazer torna su Italia1 alle Iene, sostanzialmente schierate al fianco del famoso marciatore, ora che il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bolzano, Walter Pelino, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale riguardante le accuse di doping. Alex Schwazer ha recuperato l’onore, ma non il tempo perduto e la possibilità di partecipare alle prossime Olimpiadi di Tokyo in quanto la squalifica internazionale non è ancora stata rimossa. Il giornalista delle Iene, Antonino Monteleone, intanto si è messo in contatto direttamente con il presidente del Coni, Giovanni Malagò, con l’intento di avere indicazioni chiare. Quest’ultimo, molto cautamente, ha precisato che giustizia ordinaria e sportiva “non obbligatoriamente collimano”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



Alex Schwazer l’ultima sentenza lo “riabilita” le Iene tornano sul suo caso

Le Iene Show tornano ad occuparsi di Alex Schwazer. Al marciatore italiano è stato da poche settimane restituito l’onore. Risalgono alla vigilia delle Olimpiadi di Rio, nel 2016, le accuse che vedevano l’altoatesino caduto nuovamente nella trappola del doping. La prima volta era successo nel 2012, prima dei Giochi di Londra, ma se in quel caso il medagliato di Pechino aveva ammesso ogni responsabilità, dichiarando di aver assunto eritropoietina per essere più competitivo, questa volta aveva respinto con forza le accuse nei suoi confronti, parlando apertamente di complotto. La giustizia sportiva, però, nel frattempo aveva fatto il suo corso, con il Tas che il 10 agosto del 2016 lo condanna ad otto anni di squalifica: di fatto carriera finita. Poche settimane fa, però, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bolzano, Walter Pelino, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale per “non aver commesso il fatto“. Schwazer apprende la notizia mentre si sta allenando e adesso punta Tokyo.



Alex Schwazer torna alle Olimpiadi di Tokyo?

Partendo dalle dichiarazioni di Alex Schwazer e del suo allenatore, Sandro Donati, paladino della lotta al doping, Antonino Monteleone e Riccardo Festinese analizzano i fatti invitando il mondo dello sport ad ammettere l’azzurro alle prossime Olimpiadi di Tokyo. Sì, perché nonostante l’assoluzione penale, per la giustizia sportiva Schwazer è ancora squalificato. La federazione mondiale di atletica leggera, l’ex Iaaf oggi rinominata World Athletics, ha infatti commentato la sentenza del Tribunale di Bolzano descrivendo la teoria della manipolazione dei campioni di urine di Schwazer sostenuta dal Gip come “inverosimile” e dichiarandosi “inorridita“.



World Athletics si oppone “Rifiutiamo qualsiasi intento da parte dell’atleta o altre persone di minare o annullare la decisione finale e vincolante del Tas”

Un vero e proprio muro innalzato rispetto alla possibile partecipazione di Schwazer alle prossime Olimpiadi: “Il signor Schwazer – dichiara la World Athletics – non potrà partecipare a competizioni internazionali fino al 2024. Rifiutiamo qualsiasi intento da parte dell’atleta o altre persone di minare o annullare la decisione finale e vincolante del Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas), sulla base di quelle che possono essere descritte solo come teorie di manipolazione inverosimili“. Schwazer però non ci sta ed è intenzionato a percorrere ogni strada per chiudere il cerchio: da un’Olimpiade all’altra, a caccia di quello che gli è stato ingiustamente tolto.